Juventus, per Sarri il verdetto resta sospeso

Il Coronavirus ha bloccato il campionato. In casa Juventus resta in stand by il giudizio sul primo anno targato Sarri 

Maurizio Sarri giudizio in sospeso per il primo anno di Juventus (Getty Images)
Maurizio Sarri giudizio in sospeso per il primo anno di Juventus (Getty Images)

Il bilancio sul lavoro di un tecnico spesso dipende dai risultati, tanto più in un club come la Juventus in cui vincere è l’imperativo. In attesa della ripresa, qualche indizio per Sarri è arrivato dalla parte di stagione fin qui giocata.

Lo sbarco alla Continassa dell’ex allenatore del Chelsea viene accolto dallo scetticismo dei tifosi juventini. L’hashtag #SarriOut spopola sui social contro chi viene identificato come nemico. Su di lui pesa il triennio al Napoli, unica squadra a mettere in discussione la dittatura bianconera delle ultime 8 stagioni. Da leader dell’opposizione calcistica, Sarri spesso attacca il Governo della Vecchia Signora, insinuando favori arbitrali. Imperdonabile poi quel dito medio rivolto ai sostenitori bianconeri. La rivalità con il club di De Laurentiis raggiunge picchi elevati.

Al Comandante viene inoltre contestato lo stile: mai giacca e cravatta e scarsa capacità comunicativa. Ai tempi di Napoli, Sarri ha avuto diversi scontri verbali con i giornalisti, oltre a quello con Mancini, allora tecnico dell’Inter. In realtà il presidente Agnelli avrebbe confermato Allegri, ma Nedved e Paratici hanno optano per la rivoluzione: continuare a vincere, ma attraverso il bel gioco. Quest’ultimo venuto meno nelle ultime due stagioni a guida livornese.

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Juventus, Sarri pressato dall’ombra di Allegri e dall’obbligo di vincere

Massimiliano Allegri ha conquistato 5 scudetti di fila alla guida della Juventus (Getty Juventus)
Massimiliano Allegri ha conquistato 5 scudetti di fila alla guida della Juventus (Getty Juventus)

La nuova avventura di Sarri in bianconero non comincia nel migliore dei modi: durante la tournée estiva in Cina viene colpito da polmonite e per un mese non può allenare la squadra. E’ il vice Martusciello a guidare la Juve nelle prime due giornate di campionato. L’esordio del nuovo tecnico avviene in casa della Fiorentina lo scorso 14 settembre con un deludente 0 a 0. La stagione è scandita da momenti in cui i consensi subiscono una discesa. A dicembre arriva il doppio ko in 15 giorni contro la Lazio, prima in Serie A poi nella Supercoppa italiana. Il bel gioco si vede solo a sprazzi.

Il punto più basso a febbraio dopo la caduta di Verona, seconda in tre gare dopo Napoli e che innesca una nuova sommossa social. I tifosi chiedono l’esonero e il ritorno di Allegri. Le dichiarazioni d’amore di Sarri verso la sua ex squadra dopo la sconfitta del San Paolo, acuiscono la rabbia del popolo bianconero. Sarri prova a rifarsi in una recente diretta Facebook del club con parole al miele per la Vecchia Signora.

Come detto, contano i risultati. Al momento la Juventus è prima, ma la Lazio è ad un solo punto. L’ultimo flash  pre-virus è la splendida vittoria contro l’Inter di Conte, forse esclusa definitivamente dalla corsa scudetto. Resta brutta inoltre la caduta di Lione. La Juventus solitamente non caccia i tecnici al primo anno, ma uscire agli ottavi di Champions League potrebbe essere fatale per Sarri. Del resto, alla Continassa è legge la vecchia frase di Boniperti: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Con o senza il bel gioco.

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