Allenamenti Serie A, il modello Arsenal: come gestire gruppi e sicurezza

Allenamenti, l’Arsenal torna in campo dopo 47 giorni. I calciatori divisi in gruppi di massimo cinque per ciascuno dei dieci campi del centro. Le sessioni durano al massimo un’ora

Allenamenti Serie A, il modello Arsenal: come gestire gruppi e sicurezza
Allenamenti Serie A, il modello Arsenal: come gestire gruppi e sicurezza

L’Arsenal è la prima squadra della Premier League a riprendere gli allenamenti. La squadra del tecnico Arteta, peraltro positivo al coronavirus, è rimasta ferma per 47 giorni prima di riprendere l’attività. I Gunners hanno mantenuto le distanze necessarie durante gli allenamenti. I calciatori sono arrivati nel centro tecnico di London Colney già con la tuta da allenamento, e così sono ripartiti. Hanno lavorato in gruppi di massimo cinque in ciascuno dei 10 campi da gioco del complesso, e svolto d’allenamento di massimo un’ora.

Anche il Brighton ha riaperto le proprie strutture per consentire ai giocatori di allenarsi. L’Arsenal, comunque, ha spinto per rimettersi al lavoro prima di tutti. Hector Bellerin, David Luiz ed Emiliano Martinez sono arrivati per primi alla sessione, che il club ha definito comunque non obbligatoria secondo quanto riporta Sky Sports. La Premier League è sospesa almeno fino al 30 aprile ma la ripresa del campionato potrebbe slittare almeno fino ai primi di giugno.

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Allenamenti, il project restart della Premier League

Allenamenti, il project restart della Premier League
Allenamenti, il project restart della Premier League

Si tratta di definire i tempi del cosiddetto “Project restart‘, ovvero il piano della Premier League per riprendere il campionato interrotto il 13 marzo scorso. Secondo il Times e la BBC il piano, implementato in settimana, prevederebbe di riprendere l’8 giugno e concludere il campionato a fine lugli, per lasciare poi spazio alle coppe europee. Dovrebbe essere consentita anche una sorta di precampionato eccezionale di tre settimane, facendo scattare gli allenamenti di gruppo il 18 maggio, come in Italia.

I club venerdì discuteranno le diverse, possibili opzioni per il ritorno in campo a porte chiuse. La decisione finale tuttavia, spetterà al governo del Regno Unito che, a sua volta, ha avviato degli incontri con i medici e le Federazioni sportive per affrontare la questione.

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