Serie A, ipotesi ripresa: i dubbi dei calciatori sul ritorno in campo

La Serie A potrebbe ripartire nelle prossime settimane ma, con il ritorno agli allenamenti, le perplessità iniziano a sorgere anche tra gli stessi calciatori.

Serie A, nuovi dubbi sulla ripresa (Getty Images)
Serie A, nuovi dubbi sulla ripresa (Getty Images)

Rimangono dubbi sulla ripersa della Serie A, ma con il via libera agli allenamenti si continua ad immaginare il ritorno in campo. Proprio nella giornata di oggi la FIGC incontrerà il Comitato tecnico-scientifico per discutere del protocollo relativo alla ripartenza del campionato, ma anche tra i giocatori iniziano a sorgere delle perplessità.

Il Coronavirus non è stato del tutto debellato e i rischi in Italia sono ancora ampi. Solamente nella giornata di ieri Dybala è tornato negativo, dopo ben 40 giorni, ma allo stesso tempo un calciatore del Torino è risultato asintomatico. Sono gli stessi protagonisti del calcio, ora, a non essere sicuri di scendere in campo.

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Serie A, calciatori dubbiosi sulla ripresa

Serie A, le perplessità dei calciatori sul ritorno in campo (Getty Images)
Serie A, le perplessità dei calciatori sul ritorno in campo (Getty Images)

Come riportato dal Corriere dello Sport, i dubbi dei giocatori sono numerosi. Per evitare di essere contagiati, infatti, la soluzione ideale sarebbe quella del ritiro prolungato, ma dopo mesi di quarantena è difficile immaginare che qualcuno voglia restare ancora “in clausura”.

Altro punto cruciale è quello degli spostamenti, che resta ancora un’incognita a causa dei mancati chiarimenti. O infine i tamponi, che dovrebbero essere ripetuti a distanza di pochi giorni. I calciatori, insomma, non apparirebbero tranquilli e cosa accadrebbe se soltanto uno di loro risultasse nuovamente positivo? Probabilmente la sua stagione sarebbe ormai conclusa e anche la squadra potrebbe risentirne in campo.

Non è da escludere dunque, che siano i giocatori a volersi rifiutare di tornare in campo, nonostante da settimane si spinge per riprendere la stagione. A pagarne le conseguenze sarebbero gli stessi atleti che potrebbero correre il rischio di una diminuzione di stipendio da parte delle società. Restano dubbi, tanti, che potrebbero essere chiariti solo nei prossimi giorni.

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