Abraham, l’appello per riprendere in sicurezza: “Paura per mio padre”

Tammy Abraham, attaccante del Chelsea, ha parlato della possibile ripresa della Premier League, facendo anche un appello.

Abraham parla della possibile ripresa della Premier League (Getty Images)
Abraham parla della possibile ripresa della Premier League (Getty Images)

Anche in Inghilterra sono ancora numerosi i dubbi relativi alla ripresa della Premier League. La scorsa settimana il Premier Boris Johnson ha dato il via libera per la ripartenza della stagione a porte chiuse, ipoteticamente per il 1° giugno, ma sarà importante valutare l’andamento del Covid-19 nel Paese prima di ufficializzare il ritorno in campo.

Il giovanissimo attaccante del Chelsea, Tammy Abraham, ha voluto esprimere la propria considerazione in merito alla ripresa del campionato. Tanta la volontà di giocare nuovamente, ma non mancano anche le perplessità a causa del virus.

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Abraham, l’appello per il padre e l’opinione sulla ripresa della Premier

Abraham e i dubbi sulla ripresa della Premier League (Getty Images)
Abraham e i dubbi sulla ripresa della Premier League (Getty Images)

“Amo il calcio e come tutti voglio che si ritorni a giocare, ha detto il 22enne dei Blues come riportato dal Daily Mail. In seguito ha aggiunto: “Ho avuto una grande stagione al Chelsea e desidero portarla a termine”. L’attaccante, alla corte di Frank Lampard, ha messo a segno 15 gol in 34 presenze e ha portato la sua squadra al 4° posto in classifica.

Abraham ha voluto, però, lanciare anche un appello relativo alla ripresa: “La cosa più importante è che si riparta in sicurezza. Il calcio può sempre tornare”. Il giocatore ha svelato la sua più grande paura in questo periodo difficile e in caso di ritorno in campo: Mio padre soffre d’asma, ho paura per lui. Se tornassi in Premier League e prendessi il virus, Dio ce ne scampi, potrei portarlo a casa e sarebbe qualcosa di terribile. L’ultima cosa che voglio è risultare positivo ed infettare altre persone”.

Infine il giocatore ha promosso un’idea personale: “Nel caso in cui la Premier ripartisse potrei andare a vivere in albergo per non stare a contatto con la mia famiglia. Vogliamo tutti che si torni a giocare, ma dovrà essere fatto con sicurezza”.

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