Serie A, ESCLUSIVO Dott. Nanni: “Protocollo adeguato. Tamponi ecco la soluzione. Sul campionato…”

La Federcalcio attende il via libera del Cts del Governo per la ripresa degli allenamenti di gruppo dopo le modifiche apportate al protocollo.

Il Dott. Nanni è ottimista sulla ripresa del campionato
Il Dott. Nanni è ottimista sulla ripresa del campionato

I club chiedono l’eliminazione del ritiro blindato, con un numero maggiore di tamponi. Altro punto è relativo alla quarantena in caso di positività di un elemento. Di questo ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it il dott. Gianni Nanni, responsabile sanitario del Bologna e referente delle società nell’ambito della Commissione medico scientifica della Figc.

Il nuovo protocollo è all’esame del Cts del Governo. Quali sono le sue aspettative? 

“Dobbiamo aspettare il semaforo verde del Governo. Abbiamo cercato di rendere il protocollo più fattibile per le società di calcio, senza però rinunciare alla sicurezza sanitaria, anzi questa è aumentata. Speriamo venga accettato. Gli allenamenti credo possano riprendere”.

Un punto fondamentale è la quarantena in caso di positività di un elemento… 

“Chiediamo l’isolamento del solo soggetto contagiato. Abbiamo proposto una mitigazione della quarantena per gli altri componenti del gruppo squadra, affinché possano allenarsi, a fronte dell’intensificazione del numero di tamponi. Ora non dipende più da noi e tocca e  al Governo”. 

I tamponi sono un altro nodo importante per quanto riguarda il reperimento e  l’aspetto etico. In tale senso cosa prevede il nuovo protocollo?

“Noi abbiamo recepito la preoccupazione del Cts secondo cui il calcio non può certo accaparrarsi tutti i tamponi. Nel nostro documento c’è una proposta che attenuerebbe il problema, forse addirittura lo azzererebbe”.

In che modo?

“Intanto ogni giorno ci sono nuovi esami e tecnologie in grado di stabilire la positività o meno di una persona e vanno considerate. Abbiamo cercato d’individuare un’entità terza, una sorta d’unità operativa Covid che deve venire incontro alle esigenze del Cts che chiede giustamente di non impattare sulle risorse per la collettività. Non è minimamente pensabile che si debbano togliere i tamponi ad un ospedale per farli ai calciatori”.

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Serie A, ESCLUSIVO Nanni su protocollo e ripresa campionato

Il Premier Conte potrebbe essere decisivo per la ripresa del campionato (Getty Images)
Il Premier Conte potrebbe essere decisivo per la ripresa del campionato (Getty Images)

Dottor Nanni, crede che il Cts darà il via libera al nuovo protocollo?

“Vedremo. E’ un protocollo che si attiene al periodo d’allenamento, adatto per una squadra e, ripeto, assicura la sicurezza. Se ci sarà bisogno di arricchire il documento verrà fatto, tutto è perfettibile”.

Rispetto alla ripartenza del campionato, attenendosi al decreto del Governo, la Figc ha sospeso gli eventi sportivi fino al 14 giugno, ma la speranza è che il 13 si possa partire. L’alternativa è il 20. Qual è la sua previsione?

“Prima o poi dovrà essere indicata una data. E’ chiaro che bisogna prevedere un nuovo protocollo perché le problematiche saranno diverse quando ci saranno le gare. Il rischio deve essere ridotto al minimo. Il 13 giugno può essere una data plausibile come ripartenza, anche perché ci sarebbe il tempo necessario per gli allenamenti. Bisogna però tenere sempre presente l’andamento dei contagi e le direttive del Governo”.

La Bundesliga è ripartita, Liga spagnola e Premier stanno lavorando per farlo. Non crede che l’Italia sia in ritardo?

Forse è mancata l’unità d’intenti comune, il nostro modo è stato conflittuale e in un certo senso abbiamo perso due mesi. Rispetto alla Bundesliga, bisogna dire che l’impatto dell’epidemia sul popolo tedesco è stato diversa rispetto a noi. Parlo di numeri, di aspetto sociale, di morti. Io però mi sento sconfitto dallo stop dei campionati in Francia, Belgio, Olanda e altri. Forse è mancato un coordinamento a livello europeo”.

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