Serie A, quaratena e nuovo protocollo: pericolo sospensione

Sky Sport anticipa la norma prevista dal protocollo per la ripresa della Serie A nel caso in cui si registri un positivo al covid-19 in una squadra.

Serie A, nodo quarantena di gruppo: cosa prevede il protocollo
Serie A, nodo quarantena di gruppo: cosa prevede il protocollo

La Serie A può riprendere, ma non è detto che possa finire. Sky Sport infatti anticipa una parte del contenuto del protocollo sanitario che consentirà di far ricominciare il campionato. Dalle indiscrezioni che filtrano, sarebbe confermata la norma che prevede la quarantena di gruppo in presenza di un caso di positività all’interno di una squadra. Fermare le partite di un club per due settimane, in una condizione così eccezionale e con un calendario necessariamente compresso, potrebbe comportare l’impossibilità di portare regolarmente a termine la stagione.

Lega e FIGC sperano infatti in una riduzione dei contagi che possa convincere il Governo a cancellare o comunque rivedere questa norma. Altrimenti, completare le 12 giornate ancora da disputare, più i recuperi delle partite cancellate prima della sospensione della Serie A, potrebbe diventare impossibile.

Andrà modificata anche la scansione dei test. Al momento, si prevedono tamponi ogni quattro giorni e test sierologici ogni quattordici, ma bisognerà fare in modo che non ci siano controlli nel giorno della partita. Non si esclude, per questo, l’implementazione dei test rapidi, se ci sarà l’ok del ministro della Salute Roberto Speranza.

Infine, la Lega potrebbe essere costretta a chiedere delle deroghe per le squadre, o a far disputare le partite delle squadre interessate a porte chiuse, se le regioni dovessero essere nuovamente chiuse. Il pericolo maggiore è rappresentato dalla Lombardia.

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Serie A, le prossime tappe per la ripresa

Serie A, le prossime tappe per la ripresa
Serie A, le prossime tappe per la ripresa

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha ipotizzato un nuovo inizio tra il 13 eil 20 giugno. Martedì 26 ci sarà il consiglio di Lega che definirà la data. Insieme alla FIGC, la Lega spinge per iniziare il 13, anche se il governo ha vietato tutti gli eventi sportivi fino al 14.

Mercoledì 27 si discuterà dei diritti televisivi in una riunione che anticipa il vertice tra Spadafora, il presidente della Federcalcio Gravina e il numero 1 della Lega Dal Pino. In quel momento, il calcio italiano conoscerà il suo futuro.

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