Serie C, sette squadre contro lo stop: “Fateci finire la stagione”

Il Ravenna ha pubblicato una lettera sul sito dell’AIC per chiedere che il campionato di Serie C sia concluso regolarmente. Altri sei club hanno condiviso il comunicato

Serie C, sette squadre contro lo stop: "Fateci finire la stagione"
Serie C, sette squadre contro lo stop: “Fateci finire la stagione”

La Lega Pro ha deciso di portare al Consiglio Federale di fermare il campionato. In questo modo, con la classifica attuale congelata, o completandola in base alla media punti, si decideranno le retrocessioni, le promozioni, le qualificate a playoff e playout. Ma non tutte le società sono d’accordo, anzi.

Il Ravenna guida un gruppo di sette club contrari a questa decisione del Consiglio Direttivo. I calciatori si dicono stupiti di questa scelta, in una lettera pubblicata sul sito dell’Associazione Calciatori, condivisa e sottoscritta anche dai giocatori di altre sei squadre: Bisceglie, Rende, Rieti, Rimini, Gozzano e Alma Juventus Fano.

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Serie C, la richiesta del Ravenna

Serie C, sette squadre contro lo stop: "Fateci finire la stagione"
Serie C, sette squadre contro lo stop: “Fateci finire la stagione”

Secondo i giocatori del Ravenna, determinare playoff e playout sulla base di una classifica parziale è contrario ad ogni principio di fair play, in quanto la graduatoria non definitiva del campionato non può “rispecchiare l’effettivo valore sportivo e questo effetto sarebbe drammaticamente evidente nei casi in cui non vi è neppure parità nelle partite giocate.

I calciatori sono preoccupati di vedere svilito svilito il loro impegno per una retrocessione nelle serie dilettantistiche decisa a tavolino, o attraverso la definizione “del terno al lotto dei play-out”. Gli spareggi, sottolineano, sarebbero ancora più casuali a fronte della sospensione del campionato, oltre ad essere un esito non determinato completamente dal campo.

Per questo, chiedono che il campionato sia concluso regolarmente, e che sia il campo a determinare le classifiche finali del campionato in modo da difendere “i nostri diritti di lavoratori sportivi” e il sogno di lottare fino all’ultimo minuto per l’obiettivo stagionale.

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