Serie A, via libera a retrocessioni e algoritmo. Gravina: “Ha vinto il calcio” | VIDEO

Il Consiglio Federale ha deciso. A pochi giorni dalla ripresa delle attività agonistiche, è stata approvata la linea del presidente Gravina 

Serie A, blocco retrocessioni: oggi la decisione nel consiglio federale
Serie A, blocco retrocessioni: oggi la decisione nel consiglio federale (Getty Images)

 16.25 – Le parole del presidente federale Gravina ai giornalisti fuori dalla FIGC: “Ha vinto il calcio. Vogliamo chiudere i campionati sul terreno di gioco fino all’ultima giornata” dice.  Ecco l’intervista 

(Video di Quintiliano Giampietro)

14.30 – Stando così le cose Monza, Vicenza e Reggina salgono in B. La quarta arriverà dai playoff. Stop definitivo al campionato femminile.

14.16 – Il consiglio federale della FIGC ha approvato, con la maggioranza, 18 a favore, 3 della Serie A hanno votato contro, la linea guida proposta dal presidente Gabriele Gravina. In caso di nuovo e definitiva chiusura del campionato: l’applicazione dell’algoritmo per stabilire le qualificate in Europa e le retrocessioni ma anche playoff e playout.

11:58 – Presente anche il vicepresidente dell’AIC, Umberto Calcagno. Possibile discussione relativa al nodo contratti, nonostante non sia uno dei temi del giorno previsti in Consiglio.

11:40 – Il presidente della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilla ha dichiarato ai giornalisti: “Mi aspetto ci siano decisioni e io sarò coerente. Algoritmo? Voteremo quello che abbiamo già esaminato nell’ultimo Consiglio Federale”. 

(Video di Quintiliano Giampietro)

11:35 – Anche Renzo Ulivieri, presidente dell’Assocalciatori ha parlato prima del consiglio federale: “Non riesco ad indovinare se passerà la linea Federale o quella della Lega di A. Io spero passi la linea federale. La speranza che ci sia coscienza da parte di tutti per salvaguardare la propria salute, senza furbate perchè non ci devono essere, sono davvero una brutta roba. Essere furbi non funziona e purtroppo è un’ideologia penetrata dentro di noi da troppo tempo. Solo con la volontà di tutti si arriva alla fine”. Infine sugli scontri di Roma ha concluso: “Vediamo troppa violenza in tutto il mondo, fortunatamente c’è anche reazione popolare. Io penso che ci debba essere una risposta collettiva da parte di tutti”.

(Video di Quintiliano Giampietro)

11:09 – Il presidente della Lega Pro, Ghirelli, all’entrata in Federazione: “Cosa mi aspetto? Il bene del calcio italiano”, ha detto ai giornalisti presenti.

(Video di Quintiliano Giampietro)

Si prospetta un consiglio federale infuocato quello di oggi in via Allegri a Roma, sede della FIGC. Oggetto della discussione è la possibilità di bloccare le retrocessioni in caso di nuovo stop al campionato per l’emergenza Coronavirus. La proposta, nata da un fronte guidato dai presidenti del Torino e della Sampdoria, Cairo e Ferrero, chiede che la classifica resti congelata in caso di nuovo stop. Retrocessioni in Serie B bloccate (e scudetto non assegnato) con i soli piazzamenti europei da consegnare alla Uefa. Una proposta che – evidentemente – non dispiace ai club alle prese con un forte rischio retrocessione (e basta guardare la classifica) ma che sta spaccando la Lega di Serie A.

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Il blocco delle retrocessioni spacca la Serie A: si va ai voti

Il blocco delle retrocessioni spacca la Serie A: si va ai voti
Blocco delle retrocessioni spacca la Serie A: si va ai voti (Getty Images)

Il blocco impedirebbe le promozioni dalla Serie B, e questo ha già provocato l’ira del Benevento, che è pronto alla promozione matematica e vorrebbe – giustamente – conquistare quanto ottenuto sul campo. Soprattutto, non piace la sensazione che questa proposta sia meramente di interesse. I club in difficoltà (come anche Torino e Sampdoria) semplicemente si assicurerebbero la salvezza in caso di nuovo stop ai campionati. Per non parlare di Lecce, Brescia e Spal, attualmente candidate alla retrocessione. Non sarà semplice spuntarla, comunque, perché la proposta dovrà essere messa ai voti, e facendo conti empirici in Serie A i club favorevoli al blocco sarebbero in minoranza.

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