Caos Barcellona: Xavi rinnova con l’Al Sadd, Setien a rischio. E su Guardiola…

Barcellona nella bufera, con Setien a rischio esonero, l’ombra di Xavi che intanto rinnova con l’Al Sadd e sullo sfondo la suggestione del ritorno di Guardiola dopo le elezioni presidenziali. 

Xavi il Barcellona può aspettare, sarà l'allenatore dell'Al Sadd anche nel 2021
Xavi il Barcellona può aspettare, sarà l’allenatore dell’Al Sadd anche nel 2021

A 5 giornate dalla fine della Liga il Barcellona sta perdendo il campionato sul campo, con il Real Madrid in fuga a +7 dopo la vittoria odierna sull’ Athletic Bilbao, e rischia di essere abbattuto dal sottomarino giallo nella sfida di questa sera contro il Villarreal. Ma non è tutto, al momento la notizia è che Xavi, la bandiera blaugrana e sopratutto l’uomo al quale il presidente Bartomeu vorrebbe affidare la guida del Barca in futuro, ha rinnovato il contratto con l’Al Sadd anche per il 2021.

Nell’accordo c’è la clausola che in caso di chiamata dal Camp Nou può liberarsi e rispondere presente. L’interesse dei catalani per l’ex volante cresciuto nella ‘Cantera’ catalana, un grandissimo della storia barcelonista, consacratosi leggenda con i successi sotto la gestione Guardiola, già in gennaio era stato sondato. Era il momento della cacciata di Valverde, la dirigenza decise poi per la soluzione interna con Quique Setién che non ha mai convinto a pieno e rischia l’esonero.

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Xavi al Barcellona è rebus: c'è l'ombra di Guardiola
Xavi al Barcellona è rebus: c’è l’ombra di Guardiola

Il sogno di Xavi è quello di allenare il Barcellona, l’ex centrocampista non si è mai nascosto e lo ha ammesso più volte pubblicamente. Il canterano azulgrana attende gli sviluppi del caos che regna nella dirigenza del club, in piena bufera pre elezioni presidenziali con scenari imprevedibili. Proprio il pupillo del popolo blaugrana è il nome che l’attuale presidente Bartomeu sta spendendo per recuperare consensi tra gli azionisti e non solo. L’attuale numero uno del Barcellona vive una guerra interna anche con alcuni giocatori che si sono schierati apertamente contro la sua gestione, Leo Messi è il capofila, fatale lo scandalo sullo spionaggio dei calciatori, venuto a galla grazie alla stampa spagnola, e dunque cerca disperatamente di restare in sella.

C’è poi un altro scenario che si profila molto suggestivo e anche per questo motivo Xavi preferisce attendere. Tra i candidati alla presidenza del Barcellona c’è anche l’ex Joan Laporta: è stato il numero uno del cub dal 2003 al 2010. La prima volta si impose superando la soglia del 52 percento, la riconferma nel 2008 con oltre il 60 percento di preferenze. Gli ultimi due anni alla guida del Barcellona sono tra quelli dei record. I più vincenti di sempre, ovvero quello con Pep Guardiola in panchina, tra il 2008 e il 2012. Nel 2010 in cima alla presidenza arrivò poi Sandro Rosell.

Così Laporta ci riprova e in tempi di campagna elettorale ha promesso colpi del calibro di Mbappé o Joao Felix ma sopratutto il ritorno sulla panchina blaugrana di Guardiola. Una suggestione che scatena emozioni fortissime tra i fan catalani, Pep attualmente alla in sella al City, avrebbe già dato il suo benestare. Per questo motivo Xavi attende e nel caso si farebbe da parte davanti alla possibilità del ritorno del suo maestro. In questo caso l’appuntamento con la storia sarebbe solo rimandato. Perché prima o poi la strada di Xavi e quella del Barcellona dovranno incrociarsi assolutamente.

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