Milan-Juve, Sarri: “Sarà dura e siamo pochi, Higuain da bastone e carota”

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan. Parla delle assenze, soprattutto degli squalificati Dybala e De Ligt, e di Higuain che potrebbe sostituire la Joya

Milan-Juventus, la conferenza stampa di Maurizio Sarri
Milan-Juventus, la conferenza stampa di Maurizio Sarri

Maurizio Sarri guarda una partita per volta. La sua Juve ha allungato sulla Lazio, sconfitta in casa proprio dal Milan. “Ora sbagliare una partita è facile, sarà un mese durissimo ma non impossibile” ha spiegato il tecnico bianconero alla vigilia del big match contro i rossoneri.

Sarri dovrà affrontare la partita con due squalificati non da poco, de Ligt e Dybala. Non ha ancora deciso come sostituirli, dice. “Gli scontati sono Higuain e Rugani” spiega, “ma abbiamo avuto problemi. La nostra rosa è fatta di 15 giocatori di movimento, spero di recuperare qualcuno“. Higuain, dice, “è uno da bastone e carota, va coccolato, aiutato, e rallentato quando si esalta“. L’argentino, prosegue, “è l’unico giocatore con cui litigo, forse ha bisogno di un contraltare piuttosto aggressivo per tirare fuori il meglio”.

Chiellini e Alex Sandro, aggiunge, si sono allenati ma non sono ancora in condizione per scendere in campo, e questo restringe ancora di più le opzioni a disposizione dell’allenatore.

Leggi anche – Cristiano Ronaldo insofferente con Sarri: la smorfia è virale | VIDEO

Milan-Juventus, Sarri: “Non concediamo molto”

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus
Maurizio Sarri, allenatore della Juventus

Dal punto di vista numerico, vista la serie di impegni ravvicinati, il tecnico bianconero spiega che i margini per intervenire sono pochi. “Non possiamo fare preparazioni mirate ora” dice, “ma se tra due settimane siamo in 25 la situazione cambia“. In campo, la Juve comunque sembra aver trovato un maggiore equilibrio, segna di più e subisce anche meno in difesa. Più che dalla tecnica o dalla tattica, Sarri sottolinea come questi progressi abbiano una diversa origine. “La fase offensiva dipende da tanti fattori e dal talento dei giocatori, in quella difensiva servono attenzione e determinazione, che nascono dalle motivazioni” dice.

Gli resta sempre un jolly, Ramsey, che offre occasioni di palleggio e una moltiplicazione delle soluzioni offensive. “E’ il centrocampista più di inserimento, quello che ha più il gol addosso” ammette Sarri.

Leggi anche – Milan-Juventus, Pioli: “Ibrahimovic il più forte che abbia allenato”