Calcio

Juventus, Sarri esonerato: Moggi svela un retroscena sulla decisione

L’ufficialità dell’esonero di Maurizio Sarri da parte della Juventus è arrivata da meno di una settimana, ma secondo Luciano Moggi il tecnico era a conoscenza delle intenzioni del club.

 

E’ trascorsa meno di una settimana dall’ufficializzazione dell’esonero di Maurizio Sarri da parte della Juventus, arrivata a poche ore di distanza dall’eliminazione in Champions League ad opera del Lione. La notizia ha colto qualcuno di sorpresa, soprattutto perché per il secondo anno consecutivo il club decide di interrompere il rapporto con un allenatore dopo avere conquistato lo scudetto (era accaduto anche un anno fa con Massimiliano Allegri).

L’ex tecnico del Napoli si era detto comunque sicuro della sua posizione in virtù di un contratto che lo legava alla “Vecchia Signora” per altre due stagioni. In realtà, le cose sarebbero andate in modo diverso. O almeno è quello che pensa Luciano Moggi, ex dirigente juventino che continua a essere legato ai colori bianconeri. L’addio sarebbe infatti stato già comunicato al tecnico cinque giorni prima.

Maurizio Sarri (Getty Images)

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Esonero Sarri – Le parole inaspettate di Luciano Moggi

Pur non essendo più dirigente del club, Luciano Moggi continua a essere legato alla società campione d’Italia e ha così rivelato come la decisione di interrompere il rapporto con Maurizio Sarri non fosse del tutto legata all’eliminazione dalla Champions: “Sarri era a conoscenza che sarebbe stato esonerato almeno cinque giorni prima – ha sottolineato ai microfoni di Radio Bianconera -. Non è stato un fulmine a ciel sereno, la Juventus è stata corretta con lui. Il club ha valutato l’andamento generale della stagione, ci si aspettava di più sia dalla difesa sia dall’attacco e l’esonero è stata così l’unica decisione possibile”.

L’ex direttore generale ha inoltre voluto dire la sua sulla scelta di puntare su Andrea Pirlo, che non vanta altre esperienze in panchina: “Molti pensano che questa mossa possa essere rischiosa, sicuramente non ha mai allenato, quindi ha più che mai bisogno di poter contare sul supporto da parte della società. E’ inoltre un momento di cambiamento per la squadra, che dovrà subire importanti modifiche in rosa. Spetta quindi ai dirigenti fornirgli una rosa che possa fare la differenza. Ci sono dati che devono fare riflettere: Dybala e Ronaldo hanno segnato tantissimo, ma nonostante questo l’attacco è il terzo del campionato. La difesa è addirittura la quinta, non è certamente il massimo per una squadra che ha vinto lo scudetto. Le idee di gioco che avrà Andrea sono diverse da Sarri, servono centrocampisti che possano permettergli di esprimersi al meglio” – ha concluso.

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