De Laurentiis positivo al Covid-19, le possibili conseguenze sulla Serie A

La positività al Covid-19 di Aurelio De Laurentiis ha costretto molti presidenti di Serie A in isolamento. Il Napoli giocherà comunque contro il Pescara: i calciatori non sono entrati in contatto con il presidente

La decisione di Aurelio De Laurentiis di partecipare alla riunione di Lega avendo sintomi riconducibili al Covid-19, in attesa del risultato del tampone, senza che gli altri partecipanti ne fossero a conoscenza può mettere a repentaglio l’inizio della serie A. Il presidente del Napoli, che tuonava contro le federazioni minacciando azioni legali se i calciatori si fossero contagiati durante il ritiro, minimizzava parlando di indigestione di ostriche. Invece è risultato positivo al Covid-19, e nemmeno asintomatico. La Lega ha “prontamente informato tutti i partecipanti all’Assemblea generale e, a scopo prudenziale, il presidente Paolo Dal Pino, in assenza di sintomi, ha deciso di porsi in isolamento” si legge in un comunicato.

Le conseguenze però non tardano ad arrivare. Dopo la riunione in Lega, che ha approvato l’ingresso di fondi stranieri nella media company che gestirà i diritti tv della Serie A, il presidente del Torino Urbano Cairo si è sottoposto al tampone. Tutti i calciatori granata, chiusi in albergo vista anche la positività di un membro dello staff granata, hanno effettuato un secondo giro di controlli. Annullata la seduta mattutina di allenamenti, al pomeriggio invece il programma si è regolarmente svolto.

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De Laurentiis positivo, le prime conseguenze

La positività di De Laurentiis ha costretto il presidente del Benevento a mettersi in isolamento. Oreste Vigorito ha infatti viaggiato sull’aereo privato di De Laurentiis, su invito del numero 1 del Napoli. Ha ricevuto la comunicazione della sua positività alle 6,50 di questa mattina, a quel punto ha informato il suo medico e si è messo in quarantena cautelativa. Ma quante persone avrà incontrato tra l’atterraggio a Capodichino ieri sera e l’annuncio di stamattina?

Il presidente, si legge in una nota del club, “è in ottime condizioni fisiche ed è tranquillissimo anche perché nei contatti avuti con De Laurentiis ha sempre rispettato le distanze utilizzando la mascherina; ha annullato gli impegni di lavoro programmati”.

Sono in attesa di informazioni dalla Ausl locale il presidente del Sassuolo Carlo Rossi e l’amministratore delegato nonché direttore generale Giovanni Carnevali. Mentre a Parma il presidente Pietro Pizzarotti e il consigliere Marco Ferrari sono in isolamento volontario.

Ha deciso di mettersi in quarantena anche Massimo Ferrero, che però non avrebbe avuto contatti con De Laurentiis. Ferrero ha anche assistito all’amichevole dei blucerchiati a Piacenza accanto a Osti, indossando comunque sempre la mascherina. Non è andato negli spogliatoi e ha viaggiato in auto per evitare rischi di contagio. Anche se fuori dallo stadio avrebbe incontrato tifosi che lo hanno fermato per foto e selfie.

Il Napoli comunque giocherà contro il Pescara domani pomeriggio. I giocatori hanno effettuato un giro di controlli, ma non sono stati a contatto con il presidente, che peraltro all’assemblea aveva anche risposto alle domande dei giornalisti senza mascherine o protezioni.

Se uno dei presidenti dovesse risultare positivo, e magari fosse venuto in contatto con la squadra, le conseguenze per l’inizio della Serie A potrebbero essere pesanti.

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