Caso Suarez, il Codacons: “Fatto gravissimo. Faremo un esposto”

Il “caso Suarez” non accenna a spegnersi, anzi. Ora prende posizione anche il Codacons, convinto che questa vicenda sia un esempio per cambiare qualcosa per i tanti italiani che non ottengono la cittadinanza.

Non si spegne la polemica intorno al “caso Suarez” e la procedura non del tutto corretta con cui l’ormai ex attaccante del Barcellona ha sostenuto il test di italiano, passo indispensabile per ottenere la notra cittadinanza. In attesa che sia la giustizia ordinaria sia quella sportiva facciano chiarezza sull’accaduto per individuare le responsabilità, il Codacons, associazione che da tempo opera in difesa dei consumatori, ha deciso di muoversi in prima persona per manifestare la propria disapprovazione.

L’ente sostiene che questo episodio sia da condannare perché mette in evidenza la forte disparità nei confronti dei cittadini che ormai da tempo attendono di poter diventare italiani, ma che sono in lista di attesa perché la propria domanda non è ritenuta prioritaria.

Suarez, la satira del Web (Getty Images)
Luis Suarez (Getty Images)

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Il Codacons prende posizione dopo il “caso Suarez”

In nome dei cosiddetti italiani senza cittadinanza  abbiamo deciso di scrivere al Ministro degli Interni, Luciana Lamorgese per sostenere in toto la causa” – si legge nella nota.

Proprio per questo non ci si vuole fermare ma si vuole ottenere una risposta tangibile e decisa dalle istituzioni: “Queste persone come tutti noi vivono e lavorano in Italia, ma non vengono riconosciute. Come tali, non possono godere di diritti importanti e questo li porta a dover sopportare importanti difficoltà e a subire situazioni di discriminazione. Loro sono figli e figlie di immigrati, di fatto ‘prigionieri’ di una legge anacronistica (la n. 91 del 1992) per la concessione della cittadinanza italiana. Questa norma è ormai vecchia e non rispecchia la società attuale, multiculturale e multietnica. Il cambiamento non dovrebbe però arrivare semplicemente attraverso la legge, per quanto questa sia da considerarsi importante, ma sono necessari buon senso e flessibilità. Non possiamo che augurarsi che questa vicenda possa servire a modificare una volta per tutte una situazione sgradevole che perdura da tempo”.

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