Caso Suarez, la procura della FIGC apre inchiesta sull’esame truccato

La FIGC ha deciso di aprire un’inchiesta relativa all’esame di italiano, oggetto di indagine da parte della Guardia di Finanza di Perugia, svolto da Luis Suarez

Lo scorso 17 settembre, presso l’Università degli Stranieri di Perugia, Luis Suarez ha svolto un esame di italiano per ottenere la cittadinanza. Tutto era legato al suo trasferimento alla Juventus, poi saltato a causa dei lunghi tempi burocratici utili per fornire il passaporto al calciatore. Nella giornata di ieri, però, la Guardia di Finanza di Perugia avrebbe scoperto delle irregolarità all’interno del test.

In un comunicato, firmato da Raffaele Cantone, è stato riportato che gli argomenti dell’esame erano stati precedentemente accordati con il candidato e che il voto finale era stato deciso ancor prima dello svolgimento della prova stessa. Il caso, in poche ore, ha scosso l’opinione pubblica, portando all’immediato intervento dei responsabili dell’Università di Perugia che, con un comunicato, hanno smentito categoricamente le presunte accuse.

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Caso Suarez, interviene la FIGC: aperta un’inchiesta

Suarez, la FIGC indaga sul suo caso (Getty Images)
Suarez, la FIGC indaga sul suo caso (Getty Images)

Al momento, né Suarez, né la Juventus rientrano tra gli indagati. Questa mattina, però, il Corriere della Sera, ha riportato di un presunto accordo tra l’avvocato del club bianconero e l’Università di Perugia per il superamento dell’esame del “Pistolero“. In cambio, il legale, avrebbe promesso di “inviare” altri giocatori stranieri all’ateneo.

Il caso si è allargato, tanto da coinvolgere anche la FIGC. La Procura della Federcalcio, infatti, ha aperto un’inchiesta sulla vicenda. Il capo della Procura, Giuseppe Chiné, avrebbe chiesto alla magistratura ordinaria di Perugia gli atti dell’indagine. A riportarlo è l’Ansa. Stando a quanto specificato dal Corriere della Sera, l’inchiesta riguarderebbe l’articolo 32 del codice della FIGC, che regolamenta proprio la gestione dei documenti relativi alla cittadinanza.

L’articolo, infatti, chiarisce che: “E’ punibile chiunque provi direttamente o tenti di compiere, o consenta che altri compiano atti volti a ottenere attestazioni o documenti falsi o alterati per eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento degli extracomunitari”. Al momento gli indagati sarebbero cinque, tutti appartenenti all’Università di Perugia, ma il caso è aperto e le indagini continuano.

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