Euro 2020 è stato rimandato alla prossima estate a causa della pandemia, ma in Francia temono che la manifestazione possa saltare ancora a causa della nuova crescita di contagi.
Il lockdown osservato in primavera ha colpito anche il mondo del calcio, che è riuscito a terminare i campionati solo a tarda estate, mentre Euro 2020 è stato rinviato al prossimo anno pur conservando la denominazione originaria. La situazione generale che coinvolge gran parte del nostro Continente non autorizza però a stare del tutto tranquilli. Il numero dei positivi al Coronavirus continua a essere elevato in molti paesi d’Europa, nonostante gli inviti a rispettare le norme di prevenzione. C’è chi teme quindi che i tornei nazionali e internazionali possano essere costretti a subire un ulteriore stop nei prossimi mesi.
In Francia sono ancora più allarmati e arrivano addirittura a ipotizzare un nuovo rinvio per l’Europeo che vedrà coinvolti diversi Paesi, tra cui appunto anche l’Italia. L’ipotesi, che avrebbe davvero del clamoroso visto che mancano ancora diversi mesi al via ufficiale dell’evento, arriva dall’Equipe, uno dei quotidiani sportivi più accreditati in terra transalpina. 
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Euro 2020 a rischio: l’ipotesi clamorosa
Almeno per ora le date sono confermate: si parte il prossimo 11 giugno per concludere esattamente un mese dopo, l’11 luglio. Le gare si terranno in ben dodici città europee (Roma, Londra, Amsterdam, Baku, Bilbao, Bucarest, Budapest, Copenaghen, Dublino, Glasgow, Monaco e San Pietroburgo. Il rischio che la seconda ondata del virus possa essere ben più forte della prima è però da mettere in conto, anche gli stessi infettivologi non se la sentono di escluderla a priori.
Gli aspetti che preoccupano
Sono diversi gli aspetti da prendere in considerazione e che metterebbero a rischio la manifestazione. Tra questi, la salute dei giocatori, lo svolgimento effettivo delle partite, l’accoglienza degli spettatori, il trasporto e le regole sulla quarantena attualmente in vigore. L’auspicio degli appassionati, ma non solo, è quello che ovviamente da qui ad allora l’evoluzione possa essere migliore e non richiedere un nuovo lockdown.
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