I diversi casi di positività al Coronavirus che coinvolgono le due rose possono portare al rinvio di Inter-Milan? Questo è da escludere secondo il presidente rossonero, Paolo Scaroni: il derby si giocherà regolarmente.
E’ ormai iniziato il conto alla rovescia in vista del derby di Milano, in programma sabato alle ore 18. Pur essendo ancora a inizio campionato, la gara è importante per entrambe: i rossoneri sono a punteggi pieno dopo tre gare, mentre i nerazzurri sono indietro di due lunghezze ma vogliono rifarsi il prima possibile per poter dimostrare di puntare allo scudetto. A complicare l’avvicinamento al match ci sono però due aspetti: gli impegni delle Nazionali, che stanno tenendo diversi giocatori lontano (diversi rientreranno solo pochi giorni prima della partita), e il rischio che possano esserci nuovi contagi.
Il massimo campionato sta verificando in prima persona quanto il pericolo Coronavirus possa incidere sulla preparazione. Al momento in questo particoalre confronto tra le due milanesi a essere in vantaggio, loro malgrado, sono gli interisti: 6-2 questo il punteggio in merito ai casi di positività. 
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Inter-Milan, il derby è a rischio? La posizione di Scaroni
La situazione viene inevitabilmente monitorata giorno dopo giorno, grazie ai controlli periodici a cui entrambe le rose si stanno sottoponendo. Proprio oggi all’elenco dei positivi rossoneri si è aggiunto Daniele Bonera, collaboratore tecnico di Stefano Pioli, che ha iniziato l’isolamento ma che risulta essere in buone condizioni. L’assenza più temuta, per, fortunatamente non ci sarà: Zlatan Ibrahimovic si è ormai messo alle spalle la quarantena ed è pronto a dare il massimo in campo.
Il precedente di qualche giorno fa che ha portato a non disputare Juventus-Napoli fa temere qualcuno che possa esserci un possibile rinvio della stracittadina. Questa ipotesi, però, a detta del presidente del Milan, Paolo Scaroni, è da escludere: “Assolutamente no” – è stata la sua risposta categorica sulla questione al suo arrivo all’Assemblea della Lega serie A chiamata a decidere sulle offerte per l’ingresso nella media company che sarà creata per la gestione dei diritti TV e per gli aspetti commerciali.
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