Champions League, esordio deluxe per l’Atalanta che domina sotto il diluvio in casa dei debuttanti danesi del Midtjylland 
Sotto il diluvio, l’Atalanta dà spettacolo. Senza storia la sfida contro il Midtjylland, se non per la prima mezz’ora scarsa. Finisce 4-0. Per i danesi, al debutto nella fase a gironi di Champions League, le squadre italiane restano un incubo. Nell’unico precedente, contro il Napoli in Europa League nel 2015-16, hanno incassato nove gol in 180′, battuti 4-1 in casa e 5-0 fuori.
L’Atalanta sfida i danesi senza paura. Ne deriva una partita aperta e veloce. Prima grande occasione per la squadra di Gasperini all’8′, ma il sinistro di Gosens esce di poco.
Poi entra in scena Zapata che al 16′, servito da De Roon, calcia di potenza di destro, solo il palo salva il portiere Hansen. Ma sono le prove generali per il vantaggio che matura dieci minuti più in là. Stavolta il colombiano, a tu per tu con Hansen sulla sponda di Romero, non sbaglia.
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Champions League, la sintesi della vittoria dell’Atalanta
Gioca in scioltezza l’Atalanta che ha segnato in 17 delle ultime 18 partite europee, preliminari esclusi. Al 36′ si illumina il “Papu” Gomez che controlla ai venti metri e in un esercizio di velocità e volontà di precisione, infila un destro imprendibile che vale il 2-0.
L’Atalanta fa quel che vuole e all’intervallo ha tre gol di vantaggio, merito di Muriel che si avventa sulla respinta di Hansen dopo il destro di Zapata. Così, questa diventa la prima sfida nella storia della competizione con due colombiani a segno.
I danesi cercano almeno di accorciare le distanze. Al 70′ Sportiello è attento sul colpo di testa angolato di Sviatchenko a dir la verità nemmeno troppo potente nonostante fosse abbastanza angolato. Nei minuti successivi, Pasalic e Ilicic sfiorano anche il poker. Poker che firma Myranchuk con un gol manifesto del suo talento.
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