Crotone-Lazio, il presidente Vrenna: “Obbligati a giocare”

Le condizioni del campo e in città oggi a Crotone erano decisamente proibitive a causa del maltempo. Il presidente Vrenna spiega perché si è giocato comunque il match contro la Lazio.

Crotone-Lazio ha aperto l’ottava giornata di Serie A, ma la partita si è giocata per tutti i novanta minuti in condizioni decisamente proibitive a causa della bomba d’acqua che si era abbattuta n città già nelle ore precedenti al match. In mattinata l’ipotesi rinvio non era stata esclusa del tutto (per le auto circolare era davvero proibitivo), ma il match è stato poi confermato perché si era ritenuto che nelle vicinanze dello stadio la situazione fosse migliore.

Il presidente della società calabrese Gianni Vrenna mette in luce un quadro ben diverso. “Noi abbiamo giocato perché non c’erano alternative, c’è un regolamento e così siamo scesi in campo perché lo abbiamo rispettato. Certamente non eravamo tranquilli visto quello che era successo in città nelle ore che hanno preceduto la gara” – sono le parole del patron riportate dall’ANSA.

Crotone
Gianni Vrenna, presidente del Crotone (Foto: Getty Images)

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Crotone-Lazio poteva non essere disputata? Le parole del presidente Vrenna

Quello che sta accadendo a Crotone rappresenta l’ennesimo evento negativo in una zona del nostro territorio che si trova a vivere un periodo profondamente difficile ormai da qualche tempo, sul piano politico e non solo. Impossibile quindi per Vrenna non parlarne: “La nostra città si trova a vivere l’ennesima situazione di emergenza, questo non può che addolorare tutti noi. La gente di Crotone è forte, già in passato abbiamo dimostrato di poter superare momenti come questo e lo faremo anche questa volta. Scendere in campo dopo quello che stava accadendo a pochi metri da noi poteva sembrare per molti una forzatura. Andava fatto e noi non ci siamo tirati indietro. Era necessario scendere in campo perché altrimenti avremmo rischiato la sconfitta a tavolino. Noi abbiamo fatto il nostro dovere pur non avendo la mente del tutto sgombra, anche se poi il risultato non ci ha premiato” – ha concluso il presidente”.

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