Maradona, l’autopsia: cuore appesantito e non solo

Sono stati resi noti i primi dati che riguardano l’esame autoptico di Maradona: un cuore affaticato e sovradimensionato e tanti, troppi farmaci

Ci vorranno ancora alcune settimane per avere un quadro definitivo delle cause che potrebbero aver portato al malore mortale che ha stroncato Diego Armando Maradona. Ma qualcosa, dall’autopsia, si è già intuito: nonostante il riserbo imposto dalla procura che ha aperto un’indagine sulla morte del Pibe de Oro le indiscrezioni che sono trapelate sono molte.

Maradona, ucciso dal peso

Maradona sarebbe stato stroncato da un infarto. Uno dei medici che ha preso parte all’autopsia avrebbe rivelato a un collega che il suo cuore è letteralmente esploso a causa del faticosissimo lavoro del muscolo cardiaco che da diverso tempo era in grande difficoltà. A causa del peso eccessivo dell’ex giocatore e di un mix di farmaci che rendevano l’attività cardiaca molto problematica.

La situazione, tuttavia, sarebbe precipitata dopo la caduta in casa che aveva causato una sofferenza cerebrale con un edema che era stato asportato con un delicato intervento alla testa. Gli ultimi giorni di Maradona devono essere stati un vero e proprio incubo. Le immagini scattate e pubblicate dal quotidiano argentino Clarin hanno fatto il giro del mondo. Maradona viveva in tre stanze, usando un WC chimico, mangiando in piedi, giocando a biliardo e dormendo quando capitava su un materasso abbandonato a terra. Immagini di degrado che testimoniavano quando il fuoriclasse si fosse lasciato andare.

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Degrado in casa

In casa nessun farmaco salvavita, nessun defibrillatore. L’abitazione di Maradona non offriva nessuna garanzia per una persona in condizioni preoccupanti come le sue.

L’autopsia parla di un cuore sovradimensionato a causa del peso dell’affaticamento. L’esame ha rilevato che la cardiopatia dilatativa di cui Diego soffriva da anni aveva portato il suo cuore a essere quasi il doppio del normale, ma con una funzionalità ridottissima e molto compromessa.

Gli esami tossicologici richiedono tempo e saranno resi noti solo più avanti: dovranno accertare quali sostanze Maradona avesse assunto. Ma un’ispezione all’interno del residence ha evidenziato i flaconi di numerosi farmaci e psicofarmaci che a quanto pare il fuoriclasse assumeva regolarmente e in modo piuttosto sostenuto.

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Diego Armando Maradona in una delle sue ultime immagini pubbliche (Getty Images)

Arriva la sesta figlia

Intanto prosegue la diatriba tra gli eredi: da qualche giorno è spuntata una potenziale sesta figlia del Pibe, Magalì Gil, 26 anni, ospite in TV da Barbara D’Urso. Sostiene di avere parlato con Maradona già due anni fa e di avere chiesto da diverso tempo l’esame del DNA seguendo le pratiche stabilite dalle norme internazionali. Proprio oggi la ragazza, mamma di due bambini, ha postato un video su Instagram (un account creato da pochissimo) nel quale chiede ‘rispetto’ per la sua situazione e chiede il riconoscimento di quello che deve essere considerato un ‘diritto inderogabile e universale di qualsiasi persona, conoscere le proprie radici’.

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