Milan-Celtic, Pioli: “Lucidi e reattivi, Ibra importante anche senza giocare”

Milan ai sedicesimi di Europa League dopo la vittoria in rimonta con il Celtic, i rossoneri passano al turno successivo grazie a un perentorio 4-2 a San Siro.

I “fantastici 4” del Milan (Calhanoglu, Castillejo, Hauge e Diaz) trascinano la squadra contro il Celtic. Rossoneri volitivi, in grado di trovare il poker dopo aver sofferto inizialmente: i due gol degli ospiti ne sono la prova. La squadra, però, ha saputo soffrire e tenere botta per poi trovare la sferzata al momento giusto. 4-2 che testimonia la nuova ‘pelle’ rossonera: questa squadra vuol fare le cose in grande anche in Europa League. Qualificazione ai sedicesimi di finale raggiunta senza Ibra. Pioli, al ritorno in panchina dopo il Covid, sempre più mentore di questi ragazzi. Le parole del tecnico a fine gara:

I ragazzi le hanno fatto vivere un inizio shock prima della rimonta…

“I ragazzi hanno voluto mettermi alla prova all’inizio vedendo come stavo fisicamente e mentalmente. Abbiamo tratto spunto dai gol subiti, gara interpretata con lucidità. Siamo andati sotto rimanendo in gara con un infortunio, siamo stati squadra e l’abbiamo ripresa. Orgoglioso del gruppo. Il Celtic non aveva nulla da dimostrare per la classifica, ma era voglioso di fare bella figura”.

Ibrahimovic come sta? La squadra ha risposto bene anche senza di lui

“La squadra ha retto bene, abbiamo saputo vincere con merito. L’esperienza di star lontano mi ha dato la voglia di continuare a crescere e migliorare: lavorare insieme per dare il massimo, vogliamo essere ambiziosi e continuare così. Ibra è importante anche quando non gioca: è un capogruppo, ci ha fatto crescere. I compagni hanno sfruttato bene la sua presenza. Spero che rientri presto, ma vederlo in campo questa domenica sembra difficile”.

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Milan-Celtic, Pioli raggiante: “Grande prova del gruppo, abbiamo reagito bene senza disunirci”

Milan-Celtic, Pioli ai sedicesimi di finale in Europa League (Getty Images)
Milan-Celtic, Pioli ai sedicesimi di finale in Europa League (Getty Images)

Che ricordo ha di Maradona?

Maradona l’ho sempre ammirato: fuoriclasse e genio, ho visto tante cose su di lui. Mi sono commosso, non morirà mai: rimarrà sempre nei nostri cuori. Sono molto dispiaciuto per questa perdita.

Ha detto che il Milan ancora non è al livello delle concorrenti in campionato: ne è ancora convinto?

“Sì, credo che Inter, Juve e Napoli siano più forti di noi. Hanno obiettivi diversi da noi, ma dobbiamo essere ambiziosi perché i fatti hanno dimostrato che possiamo giocarcela con chiunque. La squadra può crescere ancora. Ce la possiamo fare”.

In questo periodo così bello e ampiamente positivo, c’è qualche preoccupazione?

“Le preoccupazioni sono l’aumento dei rischi infortuni e una gestione affrettata dei vari impegni. Pericolo è non riuscire ad avere i giusti elementi a disposizione: squadra giovane e vogliosa, possiamo e dobbiamo gestire tutte le competizioni al meglio”.

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