Cristiano Ronaldo, il Man United sogna il suo ritorno: l’aiuto dallo sponsor

Cristiano Ronaldo potrebbe ritornare al Manchester United grazie all’aiuto economico di un grande sponsor: l’indiscrezione arrivata dal Brasile.

Stasera sarà nuovamente faccia a faccia con il suo storico rivale, ma il futuro di Cristiano Ronaldo continua ad agitare i pensieri della Juventus. In particolare dei suoi tifosi che non vogliono credere a una sua possibile partenza a due anni e mezzo dal suo arrivo. Questo legame può ancora regalare successi e scrivere pagina di storia di questa società ma prima o poi è destinato a concludersi. I campioni d’Italia sperano che la fine sia il più lontano possibile, anche se bisognerà guardare in faccia anche la realtà e probabilmente il bilancio economico.

In ogni caso, nonostante CR7 abbia un contratto fino a giugno 2022, la prossima estate potrebbe essere decisiva. Gli scenari di mercato sono innumerevoli e sicuramente non mancano le squadre pronte a scommettere sul fenomeno portoghese. Negli scorsi mesi si parlava soprattutto di un possibile arrivo al PSG, ma attenzione a sottovalutare un romantico e suggestivo ritorno al Manchester United. Una scelta di cuore che chiuderebbe il cerchio della sua carriera, iniziata e decollata ad alti livelli all’Old Trafford.

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Juventus, Cristiano Ronaldo in bilico: il piano del Manchester United

Cristiano Ronaldo Manchester United
Cristiano Ronaldo (Getty Images)

E’ di quest’oggi un’interessante indiscrezione arrivata dal Brasile. Secondo il quotidiano “O Globo”, i Red Devils possono sperare di riprendere Cristiano Ronaldo grazie a un particolare aiuto economico. Si tratta del main sponsor “Chevrolet”, pronto a investire montagne di soldi per l’acquisto dell’attaccante della Juventus. Una grossa operazione per finanziare le casse dello United e riportare CR7 in Inghilterra, dove si è fatto conoscere dal 2003 al 2009 prima del suo passaggio al Real Madrid. I bianconeri restano in attesa di conoscere la posizione del giocatore che, finita la stagione, tirerà le somme e farà le sue valutazioni. Senz’altro questa ipotesi è da prendere in considerazione, soprattutto perché quando si muovono ricchi marchi a livello mondiale solitamente non si scherza.