Champions League, Porto: rosa, curiosità e tattica dell’avversario della Juve

Champions League, tutto sul Porto che affronterà negli ottavi la Juventus. Precedenti, curiosità e il modulo cangiante del tecnico Conceiçao

La Juventus affronterà negli ottavi il Porto, presente per la dodicesima volta. Quattro i passaggi ai quarti, compreso l’ultimo nel 2019 contro la Roma, sette le eliminazioni. I portoghesi sono una presenza costante a questo punto della Champions League. La squadra di Sérgio Conceição ha festeggiato la quarta qualificazione consecutiva, eguagliando così la serie più lunga nella storia del club (dal 2006/07 al 2009/10).

In Europa, il Porto non perde dall’1-3 nella prima giornata contro il Manchester City. Ha vinto poi le due sfide in casa contro Olympiacos e Marsiglia (3-0), ha battuto l’OM 2-0 in Francia interrompendo una serie di tre sconfitte esterne in Champions, e ha chiuso di fatto la corsa qualificazione con una giornata d’anticipo grazie allo 0-0 contro il Manchester City. Il 2-0 in casa dei greci ha allungato a cinque la striscia di partite consecutive del Porto in Champions senza subire gol in stagione.

Il Porto è una delle grandi forze del calcio europeo. Prosegue infatti la sua 24ma stagione in Champions League, da quando la manifestazione ha preso il posto della Coppa dei Campioni nel 1992. Da allora, solo Barcellona e Real Madrid ne hanno giocate di più (25).

I precedenti con la Juventus in Champions League

Cinque le sfide contro la Juventus, che non ha mai perso contro i portoghesi. La prima risale alla finale di Coppa delle Coppe del 1984, primo trofeo internazionale nella storia dei bianconeri. Indimenticabile la serata di quel 16 maggio del 1984 allo stadio Sankt Jakob-Park di Basilea. Gol di Vignola, pareggio di Sousa, gol vittoria di Boniek.

Le due squadre, avversarie nella fase a gironi dell’edizione 2001-02 di Champions, si ritrovano di fronte negli ottavi nel 2017. La Juve decide la sfida con un capolavoro di attenzione e pazienza all’andata, 2-0 in Portogallo. Amministra poi al ritorno, Dybala accende una partita senza sussulti.

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La stagione del Porto

Porto (Getty Images)

La squadra di Sérgio Conceição è una macchina da gol: quattordici i marcatori diversi finora. Lo 0-0 contro il Manchester City è l’unica delle diciotto stagionali in cui non sia andata a segno. I Dragoni hanno interrotto così una serie di 66 partite consecutive con almeno un gol all’attivo in casa in tutte le competizioni.

In questa stagione, hanno completato 19 vittorie nelle prime 25 partite in tutte le competizioni. Un dato maturato dopo il 2-1 contro il Tondela nel quarto turno della Coppa di Portogallo, lo stesso avversario sconfitto 4-3 in campionato prima dell’ultima giornata di Champions.

Ma è anche vero che non stanno brillando nella Primeira Liga. Dopo nove giornate, si trovano al terzo posto con 19 punti dietro Sporting Lisbona (23) e Benfica (21). Hanno perso quattro delle ultime 19 sfide in campionato, le stesse sconfitte che avevano incassato nelle precedenti 52.

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Champions League: come giocano i Dragoni

Sérgio Conceição cambia modulo con frequenza. I più utilizzati in partenza sono il 4-3-3 e il 4-4-2, utilizzati però in poco più della metà delle partite. Ha provato anche la difesa a tre, ad esempio contro il Manchester City nella sfida decisiva per la qualificazione.

Se si considera il 4-3-3, che rimane il modulo scelto più volte dall’ex ala di Lazio e Inter, possiamo ipotizzare una formazione con Marchesin in porta, Mafa come terzino destro e Sanusi a sinistra, uno dei 14 marcatori. Al centro della difesa pesa l’incognita sull’infortunio di Pepe, 40mo giocatore ad aver raggiunto le 100 presenze in Champions. I titolari potrebbero comunque essere Mbemba e Leite.

Nel centrocampo a tre, il jolly sarà Otavio, elemento offensivo che può giocare anche da esterno o da seconda punta che spicca per qualità nel dribbling e velocità d’esecuzione. Il tecnico concede fiducia a Oliveira e Urube, con la possibilità di coprirsi con Grujic.

Davanti, le prime scelte restano Jesus Corona, Lucas Diaz che ha segnato un gol gioiello al Manchester City in Champions, e Marega. Evanilson sarà la prima opzione alternativa per passare dal tridente mobile a una formazione con un riferimento centrale più fisso in area.