Cristiano Ronaldo calciatore del secolo: “I record mi inseguono”

Cristiano Ronaldo è stato eletto “Miglior Calciatore del Secolo” ai Globe Soccer Awards di Dubai, che rende ancora più ricca la sua carriera leggendaria.

Ennesimo riconoscimento personale per Cristiano Ronaldo, che può vantare una carriera ricca di soddisfazioni anche con le squadre di club in cui ha militato. Il portoghese è infatti stato eletto il “Miglior Giocatore del secolo” in occasione della cerimonia per i Globe Soccer Awards, i consueti riconoscimenti ai migliori giocatori e allenatori dell’anno. Un premio che si aggiunge a un altro importante primato: lui è infatti l’unico calciatore che riesce a segnare romai da 20 anni.

Quanto fatto nel corso della sua carriera non può che rendere CR7 orgoglioso, a dimostrazione del buon lavoro fatto: “Il lavoro paga, i risultati lo dimostrano. Sono particolarmente soddisfatto, ma devo sottolineare quanto siano stati importanti i compagni che mi hanno aiutato a ottenere tante vittorie importanti”.

Cristiano Ronaldo riceve un altro premio
Cristiano Ronaldo riceve un altro premio (Getty Images)

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Cristiano Ronaldo e l’orgoglio per una carriera leggendaria

La personalità è certamente un elemento che da sempre contraddistingue il portoghese e che appare evidente anche ora che è stato nominato “Miglior giocatore del secolo”. “Ottenere un record è prestigioso, ma io non faccio niente per ottenerli, sono loro che inseguono me. Il riconoscimento mi riempie di orgoglio e mi incoraggia a non mollare mai e a continuare a lavorare. Non sono certamente stanco, anzi, punto a continuare a giocare ancora qualche anno e ritagliarmi importanti soddisfazioni”.

Ronaldo e i tifosi allo Stadio

L’anno che ci stiamo per mettere alle spalle è stato certamente particolare, a causa dell’emergenza sanitaria che ha spinto il mondo dello sport a fermarsi. Giocare senza pubblico non può però che provocare sensazioni particolari anche per un campione amatissimo come lui: “Noi siamo chiamati a rispettare i protocolli, ma giocare secondo questo regole provoca una sensazione particolare. Scendere in campo senza il sostegno del pubblico non è il massimo. Noi andiamo avanti per rispetto del nostro lavoro, ma l’incoraggiamento del pubblico ci aiuta a dare il massimo. E’ una motivazione a dare il massimo” – ha concluso.