Cristiano Ronaldo a Dubai, è polemica: l’ASL di Torino fa chiarezza

Ha fatto molto discutere il viaggio di Cristiano Ronaldo a Dubai durante la pausa natalizia: la posizione dell’ASL di Torino sulla sua partenza.

In un periodo di allerta sanitaria, in cui l’Italia ha rafforzato le misure e limitato gli spostamenti durante le feste natalizie, sta facendo discutere il caso Cristiano Ronaldo. Il suo viaggio a Dubai, documentato con foto e messaggi social, non sembra rispettare propriamente le regole e contrasta l’attuale situazione del paese. Il problema maggiore, secondo molti, sarebbe legato al suo ritorno che non prevedrà un periodo di quarantena obbligatorio ma soltanto un controllo medico.

Domenica prossima ricomincia il campionato e CR7, a meno di inattese positività ai test, scenderà regolarmente in campo. Una disposizione che non convince a pieno e appare difforme rispetto alla normale procedura per il resto dei cittadini che tornano in Italia dall’estero. In realtà, come spiega il responsabile dell’ASL di Torino, chiamato in causa dal “Corriere dello Sport”, non ci sarebbe alcuna infrazione di regole o trattamenti privilegiati per l’attaccante della Juventus.

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Juventus, il viaggio di Cristiano Ronaldo: “E’ tutto nella norma”

Cristiano Ronaldo Juventus ASL
Cristiano Ronaldo (Foto: Getty Images)

Le dichiarazioni di Roberto Testi, responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Torino, cercano di fare chiarezza sull’argomento e moderare le polemiche: “E’ tutto nella norma, anche i calciatori saranno sottoposti all’isolamento dei 14 giorni ma secondo le modalità previste dal protocollo della FIGC: ovvero restano isolati a casa ma possono continuare gli allenamenti”.

La partenza di Cristiano Ronaldo, andato a Dubai non per vacanza ma per partecipare ai “Globe Soccer Awards” 2020, sarebbe assolutamente consentita: “Se una persona non isolata parte dall’Italia e viaggia dove gli pare, le autorità sanitarie non devono preoccuparsi perché non è un problema di sanità pubblica italiana. Al massimo devono rispettare le disposizioni degli stati in cui arrivano”.

In un certo senso però il problema rimane perché mancano meno di due settimane al 3 gennaio e in ogni caso il portoghese, oltre ad andare alla Continassa, giocherà sicuramente anche le partite prima del tempo. Una vicenda che lascia ancora molti dubbi, come quando lo stesso CR7, trovato positivo al Covid nel ritiro della Nazionale, aveva fatto ritorno a Torino con un volo d’emergenza dopo poche ore di quarantena.