Commisso, nuovo attacco alla Juventus: la replica polemica a Nedved

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha lanciato un nuovo attacco alla Juventus, in particolare a Pavel Nedved, in esclusiva a “Radio Bruno”.

La Fiorentina ha vissuto un anno molto complicato, ma si è presa una grande soddisfazione all’ultima partita del 2020. Il successo per 3-0 a casa della Juventus è qualcosa di unico per il mondo viola che nutre un sentimento di forte rivalità con i bianconeri. E’ stato un grande regalo di Natale soprattutto per Rocco Commisso, il primo tifoso della squadra di Prandelli che spera possa rilanciarsi con questa vittoria.

Oggi, in esclusiva ai microfoni di “Radio Bruno”, è intervenuto proprio il presidente italo-americano che non ha risparmiato qualche frecciatina alla società di Agnelli. Nella passata stagione c’erano già state delle frizioni a livello mediatico proprio dopo la gara giocata all’Allianz Stadium, vinta dalla Juventus tra le polemiche. In quell’occasione Commisso era stata protagonista di un durissimo sfogo davanti alle telecamere nel post-partita che successivamente coinvolse anche Pavel Nedved. Oggi, dopo la rivincita sul campo, è arrivata anche la replica verbale.

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Commisso stuzzica Nedved: “L’ho visto agitato, forse gli serviva una camomilla”

Commisso Nedved
Pavel Nedved (Foto: Getty Images)

Rocco Commisso non ha perso occasione per stuzzicare la Juventus, in particolare Nedved, tornando a parlare del 3-0 di Torino: “Ho visto la partita insieme a mia moglie, non ero tranquillo fino al terzo gol. Ho temuto che potesse arrivare un episodio a favore della Juve, poi ho visto il “biondino” (Nedved) un po’ troppo agitato. Mi disse che dovevo prendere un tè, ora lui si sarà preso una camomilla”.

Inoltre il presidente della Fiorentina ha fatto un bilancio di questo 2020: “Il primo anno non è stato fantastico, ma ci dobbiamo accontentare. E’ sempre meglio arrivare al decimo posto che sedicesimi in classifica. Ci siamo salvati con largo anticipo e concluso la stagione con buoni risultati. Come voto resterei tra il 5 e il 6: non un fallimento, ma nemmeno un grande risultato”.