Cristiano Ronaldo, l’aneddoto sul campione spiazza i tifosi

Cristiano Ronaldo è protagonista di un aneddoto particolare che spiazza i tifosi. A rivelarlo il candidato alla presidenza del Barcellona Joan Laporta.

Cristiano Ronaldo, l’uomo dai mille volti. Fenomeno, icona, campione del secolo ed esempio da seguire. Tante cose diverse che convergono in due piedi: magici e perfetti in grado di disegnare traiettorie particolari. Il lusitano ha sempre visto possibilità laddove gli altri vedevano solo limiti. L’opportunità di prenderlo, al contrario, l’ha avuta il Barcellona. Non nel recente passato ma subito dopo che il portoghese approdò al Man United. Tra le fila dei Red Devils Cristiano divenne CR7: l’uomo in grado di sorprendere ed emozionare a suon di gol e dribbling. Azioni mozzafiato e numeri da vero fuoriclasse che hanno incantato il Real Madrid. Al posto del Bernabeu, però, sarebbe potuto esserci il Camp Nou.

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Cristiano Ronaldo a un passo dal Barcellona: quando è successo

Cristiano Ronaldo, l'aneddoto sul campione (Getty Images)
Cristiano Ronaldo, l’aneddoto sul campione (Getty Images)

A rivelarlo è l’ex Presidente del Barcellona, Joan Laporta, che potrebbe tornare nuovamente alla gestione del club catalano, in un’intervista dove rivela: “Avrei potuto prendere Cristiano molto tempo fa, ma se lo avessi fatto avrei causato un torto al Manchester United che aveva appena investito sul giocatore”. Rivelazione clamorosa, ma l’uomo non si limita al semplice accenno, ma ne spiega le premesse: “Mi si avvicina l’agente dicendomi che stava per vendere Cristiano allo United a 19 milioni: era praticamente fatta. ‘Se vuoi lo lascio a te a 17′ mi dice’. Noi avevamo già investito molto su Ronaldinho e non ce la siamo sentita di fare un altro acquisto oneroso. Poi sarebbe stato scorretto nei confronti del Manchester”, ha concluso Laporta ai microfoni di Iniestazo.

La Spagna, quindi, nel futuro di Cristiano Ronaldo sarebbe comunque arrivata. Non si fermano le fantasie che immaginano il portoghese e Lionel Messi insieme nella stessa squadra. Sarebbe potuto accadere davvero, ma a volte il Dio del calcio sa essere magnanimo: due fenomeni per una sola compagine era davvero troppo. Meglio avversari, incredibili e mai sazi, pronti ad affrontarsi con rispetto: alla fine è proprio attraverso le differenze che vengono messe in risalto le migliori qualità. E Ronaldo, così come Messi, ne ha da vendere. A prescindere dalla squadra in cui gioca.