Serie A

Serie A, ore decisive per i diritti tv: spunta una nuova ipotesi

Sono giorni decisivi per l’assegnazione dei diritti televisivi di Serie A: dopo il rinvio di ieri, giovedì arriverà il verdetto definitivo: le ultime novità.

Serie A Diritti TV

La Serie A si avvicina sempre di più a una svolta storica per quanto riguarda i diritti televisivi. Alla fine di questa stagione scadrà l’esclusiva di Sky e il pacchetto del prossimo triennio potrebbe passare nelle mani di DAZN. Ieri le venti squadre si sono riunite per cercare un accordo ma l’incontro si è concluso con una fumata grigia che ha rimandato la decisione finale a giovedì 11 febbraio. I club si sono presi ancora qualche giorno per pensare a quale offerta votare e intanto arrivano nuove indiscrezioni a riguardo.

Come riportato dalla “Gazzetta dello Sport”, DAZN sarebbe favorita su Sky principalmente per la maggiore offerta economica (840 milioni contro 750) ma anche per altri motivi. La piattaforma streaming infatti ha il vantaggio di poter offrire soluzioni innovative attraverso le trasmissioni digitali, mentre la tv satellitare è arrivata al massimo delle sue potenzialità. In più, dopo i problemi avuti nel primo anno dopo il suo lancio, il servizio potrebbe ulteriormente essere rafforzato e soddisfare a pieno tutti i suoi abbonati.

LEGGI ANCHE >>> Serie A, i club votano per i diritti tv: tutte le ipotesi sul tavolo

Serie A, rimandato il verdetto sui diritti tv: giovedì si sceglie tra DAZN e Sky

Lukaku Inter (Getty Images)

In ogni caso la corsa rimane aperta e non è ancora sicuro che Sky vedrà cadere il suo monopolio dopo 17 anni. E’ vero però che DAZN sta attirando diverse squadre, tra cui molte big come Juventus, Inter, Milan, Roma e Lazio, e sulla carta dovrebbe spuntarla anche grazie a un’ultima novità. La sua offerta potrebbe crescere e includere una partita in chiaro per ogni giornata: la visione sarebbe permessa probabilmente sui canali Tv8 e Cielo di proprietà di Sky.

L’ipotesi sarebbe possibile soltanto nel caso venisse “congelato” il pacchetto 2, solitamente destinato all’altro broadcaster che avrebbe diritto a tre gare in coabitazione. Il calcio italiano si avvicina alla rivoluzione digitale: al momento sarebbero nove le squadre a favore di questo cambiamento, ma per essere approvato c’è ne bisogno di 14. Delle altre soltanto 3-4 preferiscono ancora il satellite mentre le restanti si sono astenute.

Matteo Sfolcini

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