Serie A, i club votano per i diritti tv: tutte le ipotesi sul tavolo

Oggi può essere la giornata decisiva per l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A per il prossimo triennio: DAZN lancia la sfida a Sky.

Serie A Diritti Tv
Serie A Diritti Tv

Tra circa un’ora le venti squadre di Serie A si riuniranno in Lega per discutere e votare le ultime offerte ricevute per i diritti televisivi del prossimo triennio. Oggi è sicuramente una giornata importante, forse quella decisiva, per capire come saranno distribuite le partite dei campionati 2021-22, 2022-23 e 2023-24. Come riporta la “Gazzetta dello Sport”, si va verso un testa a testa tra DAZN e Sky ma attenzione a possibili colpi di scena. A livello puramente economico è favorito il servizio streaming che ha presentato un’offerta più alta (840 milioni per sette partite in esclusiva e tre in coabitazione) rispetto alla storica piattaforma satellitare.

Quest’ultima si è fermata a 750 milioni per l’intero pacchetto di tutte le gare, vietato però dall’ultima legge del Consiglio di Stato. In ogni caso Sky sarebbe costretta a condividere parte dell’esclusiva attraverso un canale tematico sul web. L’ipotesi più accreditata sarebbe creare una collaborazione con la Lega che a sua volta si appoggerebbe su un’azienda di distribuzione dei contenuti.

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Serie A, giornata chiave per i diritti tv: le offerte di DAZN e Sky

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Sky (Getty Images)

Alle condizioni attuali però rimane favorita la candidatura di DAZN che sta facendo sul serio e potrebbe avere la meglio sull’offerta ritenuta troppo bassa di Sky. Tutto dipenderà dai club di Serie A che nelle prossime ore saranno chiamati a prendere una decisione. Rimangono i dubbi di affidare la diretta delle partite a un canale streaming, solamente visibile con la rete.

In più non sarebbe facile abbondonare lo storico legame con la tv satellitare, proprietaria dei diritti dal 2003. Insomma non conteranno soltanto le cifre messe sul tavolo, ma il discorso abbraccerà altre tematiche e prospettive future. Tutto è ancora in bilico e non è nemmeno certo che stasera si arrivi a un’assegnazione ufficiale perché serviranno 14 voti a favore.