Il Milan lavora al rinnovo di Calhanoglu. Il turco vuole restare, ma a certe condizioni: il procuratore incontra Maldini e Massara per fare il punto. Terzo incontro fra le parti, segnali importanti per la “fumata bianca”. 
Hakan Calhanoglu e il Milan, destinati a perdersi o forse no. I rossoneri vorrebbero tenere il ragazzo a Milano dopo le soddisfazioni che il trequartista ha dato a Pioli e ai tifosi. Un sodalizio affatto scontato che potrebbe prolungarsi, ma anche interrompersi. La fine, per il momento, è prevista il prossimo 30 giugno: fine dell’accordo fra il calciatore e il club che spera di riuscire a trovare un nuovo accordo prima che scatti la possibilità di un arrivederci a parametro zero. Motivo per cui la pratica Calhanoglu è balzata in cima alla lista rinnovi, subito dopo c’è quella Donnarumma ma in tal caso la montagna è più irta da scalare. Le cose con il centrocampista offensivo di Mannheim, invece, sembrano essere messe leggermente meglio.
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Testimonianza della trattativa in discesa la presenza di Gordon Stipic, agente del giocatore, nel quartier generale rossonero: “Magnifica presenza”, potremmo dire, citando un noto film di Ferzan Özpetek – altro celebre turco nel nostro Paese – perché significa che ci sono i giusti margini per trovare un accordo. L’incontro con Maldini e Massara, Direttore Tecnico e Direttore Sportivo del club, è durato un’ora e mezza. Il responso dal summit di questo pomeriggio è, senza dubbio, incoraggiante: c’è la volontà di rimanere da parte del ragazzo, ora resta da colmare quel gap a livello economico. Cifra che dovrebbe attestarsi sui 4,5 milioni di euro a stagione. Situazione che, comunque, resta ancora in via di sviluppo.
Le parti si erano già parlate prima di Natale e a inizio anno, le tappe che portano alla “fumata bianca” si stanno assottigliando: evidentemente c’è fretta di chiudere. Le prossime settimane diventeranno decisive per capire se il Milan potrà contare sulle prestazioni di Hakan Calhanoglu anche in futuro: il lavoro della società rossonera prosegue in tal senso per lasciare a disposizione di Pioli una pedina importante nella seconda parte di stagione e, soprattutto, alla luce dei prossimi campionati che – con le attuali premesse – vedranno ancora il Milan fra le grandi in Italia e in Europa.
