Simy shock, insulti razzisti: frasi gravissime. La risposta dell’attaccante

Simy insulti razzisti da parte di un utente sui social. Il centravanti del Crotone pubblica tutto sul proprio profilo Instagram.

Simy insulti razzisti sui social (Getty Images)
Simy insulti razzisti sui social (Getty Images)

Crotone-Bologna, brutto episodio extra calcistico che riguarda in prima persona l’attaccante della compagine calabrese Simy. Porta la sua firma il gol del raddoppio da parte dei padroni di casa poi rimontati dagli emiliani. A qualche tifoso non è andata giù la sconfitta della squadra di Cosmi e ha sfogato la propria frustrazione nel peggiore dei modi, scagliandosi contro il centravanti. Iniziativa che non è passata inosservata ai follower anche grazie al cipiglio dello stesso Simeon che davanti a un affronto simile ha saputo reagire in maniera puntuale con una reazione adeguata al contesto.

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Simy insulti razzisti all’attaccante del Crotone: il post social

Insultato su Instagram, la reazione di Simy (Getty Images)
Insultato su Instagram, la reazione di Simy (Getty Images)

Il calciatore, a dimostrazione dell’uscita poco felice sui social da parte di un supporter, posta tutto sui social. Il profilo Instagram di Simy, infatti, diventa cassa di risonanza per una vera e propria scelleratezza commessa dal tifoso. Parole pesanti, insulti piuttosto gravi che non lasciano spazio a interpretazioni: “In Nigeria si deve propagare la peste bubbonica”, tra le frasi più ingiuriose. Offese in maniera gratuita che non si placano.

L’utente, infatti, ha poi alzato il tiro prendendosela anche con la famiglia del giocatore. Il 28enne in forza ai rossoblu ha risposto postando pubblicamente gli insulti con il seguente commento: “Facciamolo diventare famoso che merita”. Sarcasmo, ironia e amarezza. Il modo più delicato per chiudere una parentesi spiacevole e ripugnante che implica necessariamente anche la componente razziale. L’odio, talvolta, prende strade inimmaginabili. I social, spesso, sono veicolo inconsapevole di gravi ingiurie fuori luogo, da condannare fermamente sempre e comunque.