ESCLUSIVO CT, Fabrizio Pregliasco su Covid Inter: “I nazionali non devono partire, vi spiego perché”

Fabrizio Pregliasco, dottore, virologo e ricercatore, ha parlato in ESCLUSIVA per Calciotoday.it sui casi Covid nell’Inter e sul caos legato alla possibile partenza dei Nazionali 

Inter Covid Esclusiva Fabrizio Pregliasco
Inter Covid Esclusiva Fabrizio Pregliasco

I casi Covid nell’Inter hanno convinto l’ATS a bloccare i calciatori nerazzurri, portando alla posticipazione della gara con il Sassuolo valida per la 28a giornata di Serie A. Restano, però, numerosi dubbi sulla possibile partenza dei nazionali per le qualificazioni ai Mondiali, un tema che ha generato numerose polemiche.

In merito ha parlato in ESCLUSIVA per Calciotoday.it il dottor Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore, che ha espresso la sua opinione da esperto su un argomento estremamente discusso in queste ore.

E’ giusto fermare Inter-Sassuolo?

“E’ necessario avere un margine di discrezionalità in base al contesto dell’indagine epidemiologica. Da parte della società (l’Inter ndr) non c’è mai stata una comunicazione precisa su come sia avvenuto il contagio. In casi come questi può esserci maggior preoccupazione, perché spesso sono i casi sparsi, che non hanno una correlazione o un contagio diretto, a spaventare maggiormente”.

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Covid Inter, Fabrizio Pregliasco in esclusiva per Calciotoday: le dichiarazioni

Covid Inter esclusivo CT Pregliasco
Covid Inter esclusivo CT Pregliasco

Inter-Sassuolo è stata subito rinviata, ma ci sono altre squadre che hanno giocato anche con un maggior numero di giocatori contagiati. Non è un controsenso che alcune ATS agiscano in un modo e altre no? Bisognerebbe agire sempre come Inter-Sassuolo?

“Bisogna valutare caso per caso. Sicuramente siamo in un andamento epidemiologico piuttosto brutto, quindi è necessaria la massima precauzione verso il possibile rischio di contagio”.

In queste ore, uno dei temi più discussi è quello relativo alla possibile partenza dei giocatori dell’Inter per le gare con le proprie Nazionali. Non è un rischio farli viaggiare?

“Va valutato, al di là dell’appartenenza ad una specifica nazione, l’occasione di contatto. Magari un giocatore non è andato agli allenamenti, evitando un contatto diretto. Deve essere analizzato caso per caso”.

Secondo lei sarebbe giusto trattenerli e non farli circolare?

“Se tutti hanno avuto la stessa tipologia di contagio allora devono rimanere tutti fermi”.

 

di Claudio Mancini