Quagliarella, Samp-Torino speciale: dall’esordio in A al rinnovo

Quagliarella Samp-Torino e un incontro che sa di storia. L’attaccante affronta il proprio passato per cercare la doppia cifra e il rinnovo.

Quagliarella verso il rinnovo con la Samp (Getty Images)
Quagliarella verso il rinnovo con la Samp (Getty Images)

Sampdoria-Torino, tre punti per avvicinarsi al decimo posto ma soprattutto per ritrovare certezze, in campo e fuori. I blucerchiati, fra le mura amiche del Ferraris, cercano una prestazione importante. La cerca (e la vuole) soprattutto Fabio Quagliarella. Attaccante e capitano che, a 38 anni suonati, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Almeno finché i risultati sono questi: record su record, dalle presenze ai minuti giocati.

A proposito di gioco, Fabio torna a sfidare – con un pizzico di romanticismo e voglia in più – il proprio passato. Il Torino, la piazza e il club che l’ha visto esordire e poi sbocciare negli anni a venire, sotto la Mole Quaglia è stato anche dall’altra parte. Quel bianconero che soddisfazioni gliene ha date, ma il vecchio cuore granata ha saputo avvolgerlo quasi come un prediletto.

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Quagliarella, Samp-Torino per andare in doppia cifra: i numeri dell’attaccante

Quagliarella, Samp-Torino fra nostalgia e futuro (Getty Images)
Quagliarella, Samp-Torino fra nostalgia e futuro (Getty Images)

Due volte nelle fila del Toro, dal ’99 al 2002 prima e dal 2014 al 2016 poi: un totale di 55 presenze e 18 gol. Nel mezzo qualche motivo per gioire, altrettanti per avere timore, specialmente nel privato con una vicenda personale delicata raccontata anche dai media nostrani, ma mai nessuno per scoraggiarsi. La stessa determinazione Fabio Quagliarella la mette oggi, quando c’è l’occasione per trovare un gol che lo manderebbe in doppia cifra nella stagione in corso – 9 i gol segnati finora in 25 partite – e darebbe un segnale forte anche in ottica rinnovo.

Come se non bastassero già le sirene di mercato: la Juve lo avrebbe voluto come vice-Morata, mentre la Roma ci ha fatto un pensierino qualche stagione fa senza andare fino in fondo. Offerte, naturalmente, anche dall’estero. Un giocatore così, ignorando volutamente la carta d’identità, fa ancora gola.

Guai a parlare di fine. Proprio per questo il centravanti vorrebbe aprire un nuovo ciclo in blucerchiato. Chiudere la carriera con Ferrero dovrebbe essere la strada maestra, anche per dire “grazie” a chi ha creduto in lui quando il telefono squillava meno di oggi per averlo in squadra. Persiste il nodo ingaggio, ma si sa che i nodi vengono al pettine appena si gonfia la rete. Proprio il Torino, che l’ha aiutato ad emergere, potrebbe definitivamente scrivere la sua ultima parte di carriera che a chiamarlo tramonto – davanti a numeri del genere – fa quasi effetto.