Simy, insulti razzisti al figlio: il gesto della città di Crotone

Il sindaco di Crotone ha mostrato vicinanza a Nwankwo Simy e suo figlio, vittime di razzismo: il primo cittadino calabrese consegna una cittadinanza simbolica.

simy cittadinanza
Simy cittadinanza (Gettyimages)

La scorsa settimana, l’intera Serie A ha gridato a gran voce “Keep out racism”. Il razzismo non dev’essere tollerato e i club hanno supportato diverse iniziative, dentro e fuori dal campo, per cercare di diffondere un messaggio chiaro e tondo. Ma evidentemente non è bastato.

Proprio al termine del weekend, dopo la sconfitta del Crotone contro il Bologna, l’attaccante Nwankwo Simy ha ricevuto una pioggia di insulti a sfondo razziale sui social, indirizzati a sé e a suo figlio. Il calciatore rossoblu ha denunciato pubblicamente l’accaduto e ha ricevuto un’importante sostegno, non solo dal mondo del calcio. Infatti, questa sera il sindaco di Crotone ha conferito al figlio di Simy una cittadinanza simbolica.

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Crotone, il figlio di Simy ottiene la cittadinanza simbolica

Simy (Getty Images)
Simy cittadinanza (Getty Images)

L’episodio discriminatorio nei confronti del centravanti nigeriano, arriva dopo una serie di insulti – sempre a sfondo razziale – ad indirizzo del suo compagno di squadra Ounas. Intollerabile per la città di Crotone, che nel giro di pochi giorni si è mossa e ha dimostrato vicinanza ai due giocatori ed in particolare al figlio di Simy, conferendogli la cittadinanza simbolica. Il comune calabrese respinge ogni forma di violenza verbale, ogni forma di razzismo e di discriminazione. Per tale ragione, il sindaco Vincenzo Voce e l’assessore allo Sport Luca Bossi hanno invitato in sede il calciatore del Crotone per ritirare il simbolo, a nome dell’intera città.

Mi sento crotonese, sono crotonese. Vivo qui da cinque anni e avverto tutto il calore della gente, che voglio ringraziare – ha dichiarato l’attaccante rossoblu al ritiro della pergamena – Ho voluto denunciare quanto mi è successo perché noi calciatori dobbiamo dare l’esempio. Tanti ragazzi ci guardano ed è importante trasmettere loro messaggi giusti“. L’iniziativa del primo cittadino calabrese è stata esemplare. Una risposta forte e chiara al razzismo.