Calciomercato, la frase di Dusan Vlahovic: segnale per Milan e Fiorentina

Dusan Vlahovic è uscito allo scoperto parlando del suo futuro, che intrigo tra Fiorentina e Milan 

Dopo un inizio di stagione difficile, Dusan Vlahovic è rinato grazie a Cesare Prandelli e ha già messo a segno 13 gol nelle prime 29 giornate. L’attaccante serbo non intende fermarsi proprio ora che la Fiorentina ha bisogno di lui per garantirsi la salvezza.

Il classe 2000 è tra i nomi più in voga in queste settimane e nel corso di una sua intervista per Repubblica, ha affrontato diversi temi, tra cui anche quello del futuro con il Milan in pole sulle rivali. Proprio dai rossoneri ha iniziato il suo intervento, concentrandosi principalmente su Zlatan Ibrahimovic e la maglia donata dallo svedese dopo la partita di circa 3 settimane fa: “Mi ha impressionato la sua dedica scritta in serbo, la mia lingua. E’ stato davvero unico e mi ha augurato il meglio”.

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Dusan Vlahovic, da Haaland a Prandelli e il futuro

A Dusan Vlahovic è stato poi chiesto un parere su Haaland: “Lo guardo per capire come si muove e come finalizza, ma non gli ruberei nulla. Magari risulterò presuntuoso, ma lavorando duramente posso arrivare anche io a certi livelli. Mi concentro sui miei punti deboli e anche su quelli di forza”.

L’attaccante della Viola è poi tornato sull’addio di Cesare Prandelli, l’allenatore che ha creduto davvero in lui, facendo sbocciare tutto il suo talento: “Nella sua lettera d’addio c’era tutta la sua umanità. Ovviamente rispetto la sua decisione. Quando è arrivato a Firenze mi chiamò nell’ufficio e mi disse che avrebbe puntato tutto su di me nelle successive 7-8 partite, quando non segnavo mi faceva tirare i rigori per farmi sbloccare”.

Infine sul futuro, il centravanti è uscito allo scoperto: “Non amo parlare del contratto perché non siamo ancora in una situazione bella in classifica. In estate vedremo, sono aperto ad ogni tipo di discorso con la società”. Il Milan resta dunque alla finestra in attesa di sferrare l’assalto, con la Fiorentina pronta a difendersi.