Superlega, Spadafora non ha dubbi: il duro attacco dell’ex ministro

La nascita della Superlega ha scosso anche Spadafora. L’ex ministro dello Sport ha voluto sottolineare che il calcio è cambiato da diversi anni

Superlega Spadafora
Superlega Spadafora

La Superlega è il tema caldo di giornata e sta facendo discutere in ogni parte del mondo. Calciatori, allenatori, personaggi dello sport in generale, politici e molti altri. Tutti sono stati travolti da questa nuova iniziativa che può stravolgere il mondo del calcio come lo consociamo oggi.

Anche Vincenzo Spadafora ha voluto dire la sua, schierandosi contro la Superlega e in generale contro il sistema. L’ex ministro dello Sport ha affrontato il tema in modo chiaro, definendolo solo la punta di un iceberg che porta con sé diversi problemi da troppo tempo.

Leggi anche – Superlega, un ex campione dello United è contrario: il duro attacco

Spadafora contro la Superlega: “E’ la punta di un iceberg”

Spadafora Superlega
Spadafora Superlega

Vincenzo Spadafora si è schierato contro la Superlega. Attraverso un lungo post su Facebook, l’ex ministro ha voluto dire la sua: “Il dibattito di queste ora è pura ipocrisia. Il business è entrato nel calcio ormai da anni, modificandolo radicalmente. Non è la lotta tra il bene e il male. Si è accettato già molto, un passo alla volta. Calendari ingolfati, partite di campionato spalmate su tutta la settimana, squadre vendute a fondi esteri, partite tra squadre italiani giocate in Paesi dove non vengono rispettati i diritti umani”.

Spadafora critica chi solo oggi grida al tradimento: “Chi oggi urla che il calcio è dei tifosi, che in realtà sono visti come bancomat della società, fa sorridere e indignare. Dobbiamo davvero accettare che nel post pandemia i ricchi si arricchiscano ancora di più? E’ come se molti oggi scoprissero i danni dell’avidità e dello strapotere di pochi su molti”.

Infine propone una soluzione che sostiene da tempo: “Va cambiata la logia, non solo riguardo la Superlega, ma nella governance dello sport, delle Federazioni e delle Leghe. Lo dicevo da ministro e lo ripeto oggi”.