Arsenal in vendita, si offre il fondatore di Spotify

La protesta dei tifosi dell’Arsenal contro l’attuale proprietario Kroenke ha attirato un possibile acquirente: la proposta di Daniel Ek.

Arsenal Daniel Ek
Arsenal Daniel Ek

Dopo l’annuncio della Superlega sono scoppiate numerose proteste in Inghilterra che stanno continuando anche dopo il fallimento del progetto. In particolare a Londra si è assistito a dure contestazioni dei tifosi di Chelsea e Arsenal. Ieri sera, prima della partita con l’Everton, migliaia di supporters dei Gunners si sono riuniti all’Emirates Stadium per criticare la proprietà. Il bersaglio principale è stato Stanley Kroenke, a capo della maggioranza del club dal 2018.

Davanti allo stadio sono spuntati tantissimi striscioni contro l’attuale proprietario, primo colpevole anche per i deludenti risultati delle ultime stagioni. Il popolo dell’Arsenal ha chiesto a gran voce un cambio di rotta e una suo addio il prima possibile. L’imprenditore del settore immobiliare non sembra aver voglia di farsi da parte, ma nel caso si è già proposto un possibile successore. Si tratta di Daniel Ek, il fondatore e amministratore delegato di Spotify, che si è offerto a entrare in società attraverso i propri canali social.

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Arsenal Daniel Ek allo scoperto: il suo messaggio social

Arsenal Daniel Ek
Arsenal Tifosi

Dal profilo ufficiale su Twitter, il 38enne svedese Daniel Ek si è pubblicamente proposto come nuovo azionista dell’Arsenal: “Da quando sono bambino tifo Arsenal. Se Kroenke Sport Enterprises (l’azienda di Stanley Kroenke) volesse vendere il club, sarei felice di unirmi ai ranghi”, ha scritto il fondatore e CEO di Spotify.

Un messaggio a sorpresa di uno degli uomini più ricchi del mondo (si stima un patrimonio di 4,7 miliardi di euro) che ipotizza un suo ingresso nel mondo del calcio dopo aver sfondato in quello della musica. Al momento però il club londinese non è ufficialmente in vendita e Stanley Kroenke, con suo figlio Josh, hanno provato a calmare i tifosi porgendo le loro scuse. La situazione rimane comunque molto tesa e non sono esclusi ribaltoni nei prossimi mesi.