Mino Raiola, da Guardiola e la Superlega all’attacco contro la FIFA: lo sfogo – VIDEO

Raiola Superlega, Guardiola e FIFA: tre grandi argomenti trattati durante l’intervista al quotidiano spagnolo ‘AS’. 

Raiola Superlega
Raiola Superlega (Getty Images)

Che Mino Raiola non sia un tipo loquace, disposta a mettersi da parte e ad accettare le regole del gioco decise dagli altri, è fin troppo chiaro. E’ anche vero però che, in determinati casi, non gli si può dare torto o quanto meno, non si possano condividere le sue opinioni. E così dopo aver aperto alla cessione di Pogba dal Manchester United al Real Madrid, l’agente ha parlato con il quotidiano spagnolo ‘AS’ anche di altri argomenti. Tra questi, non poteva mancare Guardiola, colui con cui Raiola ha avuto qualche alterco per via di Ibrahimovic ai tempi del Barcellona. “E’ stato Guardiola a finire male con me. Ho ascoltato. Penso che Guardiola – ha detto l’agente dello svedese – sia un grande allenatore. Non odio nessuno e non lo trovo antipatico perché non lo conosco di persona. Non mi è piaciuto quello che ha fatto con Zlatan, ma ora questo è il passato“.

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Raiola Superlega e attacco alla FIFA: lo sfogo

Tra i vari argomenti trattati, non poteva mancare quello della Super Lega. Un’occasione più unica che rara, da parte di Raiola, di spiegare il suo punto di vista ma anche di attaccare nuovamente la FIFA. “Ho sempre condotto una battaglia contro la FIFA, contro questa mentalità monopolistica che non mi piace. Non abbiamo bisogno della FIFA per giocare a calcio … Ma la mia grande osservazione sulla Super League è che gli organizzatori volevano fare a meno della Champions League per giocarci. Ed è un errore. La parola chiave qui è “anche”“.

Insomma, un colpo alla botte ed uno al cerchio. L’intento però è quello di spiegare la sua visione di coabitazione tra Super Lega e Champions League. “Perché il Real Madrid -si domanda Raiola – non può giocare in Champions League e in Super League? Sarebbe l’esperimento più meraviglioso nel mondo del calcio. Organizza due tornei, Champions e Super League. E lascia che sia il grande pubblico a decidere quale preferisce. Quella competizione costringerebbe gli organizzatori a realizzare tornei davvero attraenti. Non oggi, se qualcuno vuole guardare il calcio ai massimi livelli, ha la Champions League… e basta“.

La differenza tra grandi e piccoli club

La questione della Super Lega aveva riaperto il solito discorso su quanta differenza ci fosse tra grandi e piccoli club. Una differenza che secondo Raiola è nata proprio dalle competizioni europee già esistenti. “Sono la stessa Champions League e il Fair Play Finanziario ad aver creato le differenze tra grandi e piccoli club. Il motivo è semplice. Nel caso della Spagna – sostiene l’agente di Donnarumma sono quasi sempre le stesse sei squadre che entrano nelle competizioni europee: Real Madrid, Atlético, Barcellona, ​​Siviglia, Villarreal, Valencia … beh, sono quelle che condividono sempre il poco più di uno cento milioni che offrono ogni anno Champions ed Europa League. E il divario con gli altri sta diventando sempre più grande“.