Rivoluzione Burnley, come l’intelligenza artificiale sceglie i nuovi campioni

Il Burnley ha applicato l’intelligenza artificiale nella selezione dei nuovi giocatori, portando il tradizionale calciomercato nel futuro

Rivoluzione Burnley, come l'intelligenza artificiale sceglie i nuovi campioni
Rivoluzione Burnley, come l’intelligenza artificiale sceglie i nuovi campioni

Il Burnley ha avviato una rivoluzione che potrebbe cambiare il futuro del calcio. Lo scouting, ovvero l’individuazione dei nuovi talenti per rinforzare la squadra, è una delle attività più delicate e importanti nella gestione di una società.

Gli osservatori sui campi di periferia, che pure hanno permesso ad esempio al Manchester United di scovare George Best, non bastano più. Né ci si può accontentare delle videocassette, con cui il presidente della Roma, Viola, comprò Falcao.

Il Burnley, quindicesimo e salvo in Premier League, ha avviato un metodo di ricerca decisamente particolare per individuare i calciatori da aggiungere eventualmente alla rosa nella prossima stagione.

L’ha fatto attraverso un’app per i telefonini, AiSCOUT. La richiesta di candidature ha ottenuto una risposta decisamente inattesa. Oltre 12 mila ragazzi fra i 17 e i 22 anni, da 125 nazioni, si sono proposti alla società. Qui entra in gioco la vera novità, l’intelligenza artificiale.

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L’intelligenza artificiale aiuta il Burnley, l’iniziativa

L’intelligenza artificiale ha filtrato e selezionato i dati. Ha così scelto 28 giovani calciatori, considerati particolarmente indicati per il settore giovanile del Burnley.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti in società. Questa settimana, infatti, saranno tenuti in prova i primi due, un inglese di Londra e un gallese, al Barnfield Training Centre. Ovvero il centro di allenamento della squadra.

Come riporta la Reuters, entro la fine della stagione dovrebbero essere testati altri due giocatori, uno dei quali è impegnato nel campionato universitario USA.

Penso sia un grande esempio di come un piccolo club possa farsi conoscere nel mondo – ha detto il presidente del Burnley, Alan Pace -. Abbiamo reso il club rilevante per tanti tifosi, e offerto loro una possibilità di entrare in contatto, di impegnarsi con noi“. E magari di giocare un giocare un giorno in Premier League.