Sergio Aguero e Leo Messi, l’amicizia nata da una tragedia: la storia

La stretta amicizia fra Leo Messi e Sergio Aguero è iniziata con la condivisione di una tragica notizia. Il legame si è poi rinforzato negli anni

Sergio Aguero e Leo Messi
Gli amici Sergio Aguero e Leo Messi in nazionale (foto Getty)

Sergio Aguero e Leo Messi quasi non si conoscevano quando si sono incontrati in nazionale per il Mondiale under 20 del 2005. Ma si ammiravano a distanza. “La Pulga” aveva visto in tv l’esordio da record del Kun a quindici anni nel campionato argentino. Aguero era a sua volta colpito dal fatto che Messi giocasse nel Barcellona.

Erano i più giovani della rosa presente in Olanda. Miguel Angel Tojo, uno dei grandi allenatori nella storia del calcio giovanile argentino, decide di metterli in camera insieme.

In campo, i due parlano già la stessa lingua. Ma è un tragico episodio fuori dal campo a unirli definitivamente. Succede quando Emiliano Molina, amico d’infanzia di Aguero e anche lui cresciuto nelle giovanili dell’Independiente, ha un grave incidente stradale.

Il Kun è preoccupato, continua a chiedere costantemente aggiornamenti da Buenos Aires. Lo staff della nazionale cerca di proteggerlo e filtrare le notizie. Se dovesse accadere il peggio, vogliono fare in modo di dargli la notizia nella maniera più delicata possibile.

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Sergio Aguero e Leo Messi, così sono diventati amici

Gli amici Aguero e Messi alle Olimpiadi del 2008
L’amicizia fra Aguero e Messi

La notizia, purtroppo, arriva di notte. Per proteggerlo ulteriormente, lo staff fa spegnere il wifi nelle stanze dell’hotel. Ma a quanto pare la linea funziona in alcune stanze. Messi legge della morte di Emiliano Molina la mattina dopo, mentre Aguero ancora dorme.

E’ proprio Messi a comunicargli della tragedia al risveglio. I due si abbracciano, piangono, condividono un lutto che ne rinforza il legame. Al dolore si accompagna poi la gioia sportiva per la vittoria del Mondiale, ottenuta battendo in semifinale il Brasile e in finale la Nigeria.

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Aguero e Messi di nuovo insieme, il sogno del Barcellona

All’epoca, Aguero spiccava già per carisma. Conquistava tutti con il suo tipico sorriso, sapeva farsi voler bene dai compagni di squadra e dai tifosi. E non ha mai smesso.

Quando aveva ancora 17 anni Cesar Menotti, allenatore della nazionale argentina campione del mondo nel 1978, disse che gli ricordava Romario. Non venne preso troppo sul serio allora, ma alla fine ci aveva visto lungo.

Il rapporto con Messi è diventato sempre più forte nel tempo. E su questo punta il presidente del Barcellona Joan Laporta, che vorrebbe portare Aguero in blaugrana anche come jolly per convincere Messi a non lasciare la squadra a fine stagione.

Sarà un’altra estate caldissima in Catalogna.