Il River Plate vince senza portiere: c’è un incredibile precedente

Il River Plate ha battuto il Santa Fe in Copa Libertadores con il centrocampista Enzo Perez come portiere. C’è un incredibile precedente

Il River Plate vince senza portiere: c'è un incredibile precedente
Enzo Perez, centrocampista che ha giocato come portiere per il River Plate (Getty Images)

Il River Plate ha vinto 2-1 contro il Santa Fe in Copa Libertadores. Non sarebbe una notizia, se non fosse che in porta ha giocato dall’inizio un centrocampista, Enzo Perez.

Come vi abbiamo raccontato, i Millonarios di Marcelo Gallardo avevano solo 12 giocatori disponibili, tutti di movimento. Il club aveva chiesto alla CONMEBOL, la confederazione sudamericana, una deroga per iscrivere in extremis Alan Leonardo Diaz e Agustin Gomez, visto che 25 tesserati erano in isolamento a causa del Covid. La CONMEBOL però ha detto no.

La confederazione aveva già concesso ai club di raddoppiare da 25 a 50 il numero massimo di giocatori da iscrivere alla competizione, ma il River Plate non aveva approfittato di questa possibilità se non in misura parziale.

Giocare dall’inizio senza un portiere di ruolo è un evento quasi unico nel calcio professionistico. Esiste però almeno un precedente nei campionati dilettantistici. E’ successo al Biggleswade Town, una piccola squadra che allora militava nell’ottava divisione inglese.

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Non solo River Plate, il precedente


Nella parte finale della stagione, il club si è ritrovato con il portiere titolare e la riserva fuori per infortunio. Il terzo portiere avrebbe invece lasciato la squadra senza avvisare nessuno per tornare nella sua città natale, in Polonia.

Come il River Plate, dunque, il Biggleswade ha dovuto giocare senza portiere di ruolo. La società aveva anche chiesto alle altre formazioni della stessa divisione se avessero un portiere in esubero per poterlo tesserare fino a fine stagione. Ma nessuno ha risposto alla richiesta. E la federazione inglese non ha concesso deroghe. in base al regolamento, infatti, una società può tesserare un portiere in più oltre i termini per la registrazione dei giocatori solo se tutti quelli in rosa risultano infortunati o indisponibili per motivi certificati. L’assenza ingiustificata del terzo portiere non rientrava nella categoria.

Così, per ben tredici partite, ha giocato in porta l’ala sinistra Craig Daniel. Il Biggleswade ha ottenuto quattro vittorie e tre pareggi in queste sfide, conquistando una tranquilla salvezza.

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I portieri per caso più celebri: da Lima a Moti

Cosmin Moti del Ludogorets
Cosmin Moti, portiere per caso al Ludogorets

Sono diversi, invece, i casi di giocatori di movimento costretti a indossare i guantoni a partita in corso a causa di espulsioni o infortuni. Enzo Perez, centrocampista del River Plate, è uno dei pochi, quasi certamente l’unico, ad averlo fatto dall’inizio.

In Serie A si ricorda la prodezza di Fabio Bilica, difensore brasiliano del Venezia che il 7 novembre 1999 ha parato un rigore a Shevchenko. Una piccola impresa resa, però, vana, dall tap-in di Orlandini.

In quella stessa stagione, un mese prima, durante Lecce-Reggina era andato in porta Lima, centrocampista dei giallorossi chiamato a sostituire Chimenti, espulso con tutte le sostituzioni già effettuate. Ci rimane per undici minuti, ed effettua tre parate decisive per difendere il 2-1.

In Italia, c’è anche il caso di David Di Michele che respinge il penalty di Vucinic in uno spettacolare Lecce-Udinese 4-5 negli ottavi d finale di Coppa Italia.

Almeno due i casi celebri nelle competizioni europee. I tifosi del Torino non hanno dimenticato la generosità di Ciccio Graziani, che il 3 novembre 1976 finisce in porta a Dusseldorf in una partita di Coppa dei Campioni contro il Borussia Monchengladbach. Il Torino è rimasto in otto: l’ultimo espulso è il portiere Castellini, che non può essere sostituito.

Allora il centravanti cambia orizzonte e si fa anche applaudire per una respinta su un tiro ravvicinato di Simonsen. Il Toro pareggia 0-0, ma viene eliminato avendo perso 2-1 all’andata. Ma anche il pubblico di casa, quel giorno, ha applaudito il centravanti diventato portiere per caso.

La storia di Enzo Perez, il centrocampista del River Plate che ha giocato in porta tutta la partita contro il Santa Fe, ha avuto un finale felice per la squadra. Ma ce n’è un’altra, ancora più clamorosa.

E’ quella del difensore rumeno Cosmin Moti, che gioca per il Ludogorets. Nel 2014 i bulgari centrano l’accesso alla Champions League battendo nell’ultimo turno preliminare la Steaua Bucarest.

Moti ha finito da portiere la sfida, che si conclude ai calci di rigore. Il difensore segna il suo e ne para due agli avversari. Un trionfo.