Rivoluzione VAR, l’Europa guarda alla Liga: cosa cambia dalla prossima stagione

La Liga spagnola ha annunciato un’interessante novità nell’applicazione del protocollo VAR per la prossima stagione

Rivoluzione VAR, l'Europa guarda alla Liga: cosa cambia dalla prossima stagione
Rivoluzione VAR, l’Europa guarda alla Liga: cosa cambia dalla prossima stagione

Dopo aver sperimentato con successo il modello centralizzato, la Liga spagnola continua a far evolvere la gestione del VAR. Le sale resteranno tutte confinate alla Ciudad del Futbol, la Coverciano iberica non lontano da Madrid.

Il sistema, che inizierà la sua quarta stagione, prevede dodici sale nel centro conosciuto anche come Las Rozas. Possono funzionare anche contemporaneamente, come sperimentato all’ultima giornata del campionato 2019-20.

La gestione centralizzata consente a un numero ristretto di arbitri di lavorare come assistenti al VAR anche per più partite, considerata la programmazione degli incontri che in Spagna quasi non contempla contemporaneità almeno in prima divisione nel corso del weekend.

Nelle sale di Las Rosas vengono coperte ventuno partite a giornata, fra Liga e Segunda Division, la Serie B spagnola, portando a novecento le partite che usufruiscono del VAR in ciascuna stagione. Ovviamente, questo richiede una connessione perfetta con tutti gli stadi delle squadre impegnate nelle due principali categorie del campionato.

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VAR, rivoluzione nella Liga: di cosa si tratta

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Ma ci saranno altre novità, ha spiegato Carlos Velasco Carballo, ex arbitro internazionale che dal maggio 2018 dirige il CTA, Comité Técnico de Árbitros.

Il comitato tecnico ha cercato di concentrare gli stessi ex arbitri in sala VAR: Álvarez Izquierdo è stato spesso accoppiato con Iglesias Villanueva, poi l’anno scorso Iglesias e González González sono stati scelti come responsabili della sala VAR nel 20% degli incontri della stagione.

L’anno prossimo, Iglesias Villanueva e González González, insieme ad altri due ex arbitri (Estrada Fernández e un quarto ancora da definire) si dedicheranno esclusivamente al VAR. E lo faranno almeno nel 70% delle partite della prossima stagione, ovvero 266 su 380.

Riducendo il numero di ufficiali coinvolti, questo il presupposto della riforma, aumenterà l’uniformità di giudizio.