Milan, tra l’addio di Calhanoglu e il sogno De Paul: i numeri a confronto

Milan sempre impegnato tra rinnovi e nuovi acquisti. Intanto, l’argentino potrebbe diventare il sostituto ideale del turco. 

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Calhanoglu, centrocampista Milan

Conquistato l’accesso alla prossima edizione della Champions League, il Milan continua a programmare il proprio futuro. Lo fa non solo con i riscatti e con l’ingaggio dei nuovi calciatori ma anche con i rinnovi. Ad oggi, il giocatore che desta maggiori perplessità in merito a ciò è il turco Calhanoglu.

Al momento, tra le parti c’è una differenza di un paio di milioni. Una distanza tra domanda e offerta lieve e possibile da ridurre se solo ci fosse la volontà di entrambi. Volontà che al momento, soprattutto da parte dell’entourage del calciatore, non sembra esserci. Per questo motivo, il duo Maldini-Massara continuano a sondare sul mercato ed il prescelto sarebbe Rodrigo De Paul.

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Milan, confronto tra Calhanoglu e De Paul

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Come già detto nei precedenti giorni, i rossoneri dovranno superare l’ostacolo Atletico Madrid. Il club spagnolo sarebbe pronto a chiudere con l’Udinese con un’offerta di 35 milioni di euro più bonus. Le possibilità di pareggiare l’offerta ci sarebbe, basta solo capire quando iniziare ad intavolare una trattativa con il club friulano.

Ma che differenza c’è tra Calhanoglu e De Paul? Nei quattro anni in rossonero, il turco ha disputato 135 partite in Serie A, andando a segno per ben 28 volte e fornendo 34 assist. L’ex Leverkusen ha dimostrato di poter giocare sia come interno di centrocampo, sia come trequartista che come esterno d’attacco. Questa capacità di rivestire più ruoli, gli ha permesso di mettere in risalto le sue qualità tecniche e tattiche.

Discorso simile va fatto per l’ex Valencia  che, nei cinque anni con la maglia bianconera, ha disputato 174 partite in Serie A e realizzato 33 reti. Nella stagione da poco conclusa, De Paul ha disputato 33 partite, andando a segno 9 volte e fornito 11 assist. In questi anni, l’asso argentino ha avuto modo di giocare sia come esterno d’attacco, sia come trequartista che come interno di centrocampo. Tre ruoli che gli anno permesso di esprimersi al meglio e di crescere tatticamente.