Antonio Conte, perché non è andato al Real Madrid: il sorprendente retroscena

Antonio Conte e il mancato arrivo al Real Madrid, la rivelazione che racconta perché il salentino non è diventato il nuovo tecnico delle merengues

Antonio Conte, perché non è andato al Real Madrid
Antonio Conte, perché non è andato al Real Madrid

Antonio Conte ha acceso il mercato estivo sul fronte delle panchine. Dopo l’annuncio del suo divorzio con l’Inter, è stato accostato a club di primo piano in Italia e in Europa, anche se al momento non ha ancora raggiunto accordi.

Una delle opzioni che apparivano più concrete portava al Real Madrid dopo l’addio di Zinedine Zidane, che in questo periodo si è mostrato rilassato e in vacanza in barca.

Florentino Perez ha scelto poi Carlo Ancelotti, una scelta per certi versi nostalgica. Il presidente dei Blancos ha infatti richiamato l’allenatore che aveva condotto le merengues al decimo storico titolo tra Coppa dei Campioni e Champions League.

In un’intervista a Onda Cero, Perez ha parlato anche delle trattative che hanno preceduto l’arrivo dell’ex allenatore del Chelsea, del Milan e della Juventus. “Siamo contenti di Ancelotti e di Pintus – ha detto -. Non abbiamo mai parlato né con Pochettino, né con Conte“.

Per quanto riguarda il calciomercato, Perez non ha voluto parlare di Mbappé. “Non parlo di chi non gioca nel Real Madrid” ha spiegato. Ha comunque lasciato un messaggio obliquo sulla sua volontà di averlo in squadra. “Tutti conoscono la mia politica – ha spiegato -, voglio sempre che i migliori giochino qui“.

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Florentino Perez tra Antonio Conte e Superlega

Antonio Conte, perché non è andato al Real Madrid
Antonio Conte, perché non è andato al Real Madrid

Nell’intervista, Perez non ha parlato solo di Carlo Ancelotti e di Antonio Conte. Una parte consistente delle sue dichiarazioni hanno riguardato il progetto della Superlega.

Il presidente del Real Madrid, uno dei principali promotori dell’iniziativa insieme ad Andrea Agnelli, ha ancora una volta sottolineato che l’iniziativa non sarebbe affatto tramontata.

Sono due anni che ci lavoriamo – ha detto Perez -. E’ un formato pensato per salvare il calcio che sta perdendo interesse. E senza audience, crollano i diritti televisivi. Siamo aperti, ma non tutti possono entrare nella Superlega, perché un Roma-Sampdoria non la lo stesso appeal di Manchester United-Paris Saint-Germain“.