Romelu Lukaku sfiderà l’Italia con il suo Belgio ai quarti di finale dell’Europeo, ma non tutti ricordano di un incredibile precedente dell’attaccante, fermato dalla polizia nella sua super villa a Los Angeles. Tutta la storia sul centravanti dell’Inter 
Con la vittoria per 1-0 sul Portogallo, il Belgio ha strappato il pass per i quarti di finale dell’Europeo e dovrà affrontare l’Italia di Roberto Mancini. Tra i grandi leader dei Diavoli Rossi, c’è ovviamente Romelu Lukaku, volto noto della Serie A.
Il centravanti ha infatti vinto lo scudetto con l’Inter in questa stagione, la sua seconda nel nostro paese. Sotto la guida tecnica di Antonio Conte è diventato inarrestabile, con 30 reti stagionali e prestazioni dominanti. Anche con il Belgio sono già arrivate 3 reti nelle prime 5 partite, segno che le condizioni sono ancora ottime e che resta un pericolo assoluto per gli azzurri.
Lukaku, dalla povertà alla gloria
Nonostante la sua stazza imponente, che può incutere timore all’avversario, Lukaku è un perfetto uomo spogliatoio, sempre gentile e scherzoso con tutti. E’ raro infatti vederlo arrabbiato ed infatti la famosa lite con Ibrahimovic ad inizio 2021 è stato un episodio sporadico che ha sorpreso tutti.
La sua dedizione e i sacrifici l’hanno portato a diventare il calciatore che è adesso. Dalla povertà alla gloria. Dal latte allungato con l’acqua dalla madre e dai topi in casa, alla villa negli Stati Uniti e macchine sportive di ogni genere.
Lukaku fermato dalla polizia nella super villa
Lukaku ha lottato per ottenere tutto quello che possiede ora e lo farà anche contro la nostra Italia. Non tutti sanno, però, che proprio la villa negli States costò cara all’attaccante belga nel 2017, quando vestiva la maglia del Manchester United.
Dopo ben 6 richiami, infatti, il centravanti fu posto in stato di fermo dagli agenti di polizia per schiamazzi all’interno dell’abitazione. Volume della musica eccessivo per i vicini di casa a Beverly Hills, che arrivarono ad accusarlo di disturbo della quiete.
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Lukaku se la cavò con una multa salata e da quel momento non ci fu bisogno di ulteriori interventi delle forze dell’ordine. La coincidenza? Lo stato di fermo venne posto il 2 luglio, lo stesso giorno in cui il Belgio di Big Rom se la vedrà con l’Italia. Non possiamo far altro che sperare che diventi nuovamente una data indigesta per l’attaccante.
