EURO 2020, moviola Belgio-Italia: contatto da rigore Di Lorenzo-Doku, l’analisi

La moviola di Belgio-Italia: l’analisi sul contatto tra Di Lorenzo e Doku e il rigore alla Nazionale belga.

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Moviola Belgio Italia (Gettyimages)

Belgio-Italia regala grandi emozioni, ma anche qualche episodio da moviola, come in occasione del rigore. Dopo il gol di Bonucci annullato per fuorigioco, il VAR viene chiamato in causa anche allo scadere della prima frazione di gioco. Infatti, su contatto in area di rigore tra Di Lorenzo e Doku, l’arbitro concede il tiro dal dischetto alla Nazionale belga.

C’è una leggera spinta da parte del terzino Azzurro nei confronti dell’ala offensiva avversaria. In particolare, il direttore di gara ha visto il braccio del difensore attorno a quello del belga. Doku poi si lascia andare con troppa facilità ed accentua la caduta, ma tanto basta a convincere l’arbitro.

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Moviola Belgio-Italia, l’analisi sul rigore

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Lukaku dal rigore (GettyImages)

L’ufficiale di gara indica il dischetto prontamente, ma in sala VAR controllano le immagini per verificare il contatto. Effettivamente, gli assistenti notano che c’è la leggera spinta di Di Lorenzo su Doku, ma l’intensità di questa non può essere valutata.

Essendo una questione di metro di giudizio e intensità di contatto, e non essendo una netta simulazione, non può essere chiaro ed evidente errore. Dunque, per tali ragione, il VAR conferma la decisione iniziale dell’arbitro che non ha avuto alcun dubbio. Ricordiamo che per concedere un calcio di punizione diretto è necessario che un calciatore commetta le seguenti infrazioni contro un avversario: spingere, caricare, saltare addosso, calciare o tentare di dare un calcio, effettuare un tackle, sgambettare; se un’infrazione comporta un contatto all’interno dell’area di rigore questa è punita con un calcio di rigore.

Restano però tanti i dubbi sulla generosità del tiro dal dischetto, proprio a causa dell’intensità del contatto non visionabile dalla sala VAR, che non è potuta intervenire per cambiare la decisione del direttore di gara. Alla fine, Romelu Lukaku ha trasformato dagli undici metri e accorcia le distanze dopo il raddoppio di Insigne.