Gattuso-Fiorentina, il club risponde: “Mi fa ridere”. Il retroscena su Mendes

Gattuso-Fiorentina, un botta e risposta che sembra non terminare più. Questa volta, a replicare all’ex Napoli ci pensa Barone.

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Gattuso-Fiorentina, la replica di Barone

“C’eravamo tanto amati”, oltre ad essere il titolo di un film e anche le parole di una canzone famosa, sembra essere anche quella della storia tra Gattuso e la Fiorentina. Una storia nata sotto tutti i migliori auspici e terminata in maniera tragica.

Neanche un mese e il rapporto tra Gattuso e la Fiorentina è terminato nel peggior modo possibile. Dal canto suo, l’ex tecnico di Napoli e Milan, in un’intervista a ‘Repubblica’, ha provato a spiegare cosa è successo, rimarcando i suoi principi e la sua buona fede. Parole che però non sono piaciute ai viola che subito hanno replicato.

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Gattuso-Fiorentina, la replica di Barone

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Gattuso-Fiorentina, discussione senza fine

Come già accennato in precedenza, le parole di Gattuso non sono piaciute alla Fiorentina che, attraverso i propri canali social ha replicato con Joe Barone: “Mi fa ridere questa situazione. Vorrei mettere un punto, la Fiorentina ha colto le parole di Rino Gattuso con il sorriso in quanto l’intervista avrebbe svelato che Jorge Mendes è solo un amico del mister e gli offre soltanto importanti consigli per la sua carriera. Voglio ricordare che lo stesso Mendes, i primi di giugno, ha incontrato Daniele Pradè per discutere di alcuni calciatori da portare alla Fiorentina: ma anche io gli ho parlato e l’ho incontrato a Milano”.

Il problema dei viola però non sembrerebbe essere solo Mendes, quanto l’intero comportamento avuto da Gattuso. Un atteggiamento che, per Joe Barone, evidentemente, non è stato proprio così esemplare come l’ex Napoli ha voluto far credere.  “Ci dispiace anche per la memoria corta di Gattuso che si è dimenticato di aver conosciuto il nostro presidente Rocco Commisso di persona, in occasione della gara tra Fiorentina e Napoli dello scorso anno. Vorrei anche segnalare che, al momento, non è arrivata nessuna richiesta da parte dei suoi avvocati per abolire la clausola di riservatezza che ci impedisce di parlare di ciò che è successo“.