Milan, Brahim Diaz e l’eredità di Calhanoglu: perché ha scelto il numero 10

Brahim Diaz ha motivato la scelta del 10 che indosserà per la prossima stagione al Milan: la spiegazione dello spagnolo e la storia del numero.

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Brahim Diaz (GettyImages)

Il Milan ha ufficializzato il prestito biennale di Brahim Diaz che indosserà la maglia numero 10 rossonera. Una cifra importante, che arriva subito dopo quella di Calhanoglu, andato ai rivali dell’Inter. Insomma, lo spagnolo ha sulle spalle un’eredità pesante, che nel mondo del calcio solitamente viene consegnata ai migliori.

E basti pensare che negli anni duemila, il 10 l’hanno indossata Clarence Seedorf, Rui Costa e Zvonimir Boban: non gente qualunque. Dopo l’olandese, è arrivato Boateng, poi Honda e infine Calhanoglu. Nessun italiano negli ultimi 20 anni ha indossato la 10 rossonera e continua la tradizione.

E all’intervista ai canali ufficiali, Brahim Diaz ha svelato il motivo per il quale ha scelto di indossare la maglia numero 10 del Milan, anziché il 21 come nella passata stagione.

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Brahim Diaz snobba il 21: “Il 10 mi dà sensazioni uniche”

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Brahim Diaz con il 21 (Gettyimages)

Il fantasista spagnolo dovrà guadagnarsi il dieci affidatogli dalla società. Non è un numero qualunque nel calcio e rischierebbe di essere molto pesante. Ma Brahim Diaz lo sa benissimo: “So che è il 10 è un numero importante nella storia del Milan. Cercherò di onorare la maglia e i colori del club, lo faccio per i tifosi e per me, voglio dare il massimo – Poi ha aggiunto – Sono affezionato al 21, ma il 10 mi è sempre piaciuto: mi dà sensazioni e motivazioni uniche“.

Il nuovo colpo dei Diavoli Rossoneri sa bene quanto sarà pesante alle sue spalle quella doppia cifra: Albertini, Ancelotti, Donadoni, Massaro, Baggio, Gullit, Rijkaard, fino a Rivera e Capello. Quanti volti e quanti nomi che hanno scritto la storia del calcio sono stati protagonisti con la 10 rossonera. Ora Brahim Diaz ha un’opportunità più unica che rara. Augurargli buona fortuna è forse troppo poco.