Bologna, arriva Arnautovic, la Serie A dopo l’inferno cinese: la terribile confessione dell’attaccante

Marko Arnautovic è il primo grande colpo di mercato del Bologna, arriva dalla Cina dove ha passato alcuni mesi bui, come ha ammesso in una intervista.

Bologna ha un nuovo re, eletto a furor di popolo. Marko Arnautovic, dopo una lunghissima trattativa è tornato in Serie A e i tifosi felsinei ieri lo hanno accolto in oltre 300 con fumogeni e cori. E’ il bomber che la città aspettava da oltre un anno, un entusiasmo che aiuterà l’austriaco a tornare grande in Europa.

Per lui il campionato italiano non è una novità assoluta. Nel 2009 l’Inter lo porta alla corte di Mourinho, qualcuno sussurra che potrebbe essere il nuovo Ibrahimovic, ma il flop è dietro l’angolo. Solo tre le presenze e poi l’addio verso il Werder Brema.

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Arnautovic al Bologna: la confessione sul periodo in Cina

Un decennio dopo quindi Marko Arnautovic ritorna nel Bel Paese. La sua ultime esperienza calcistica è stata in Cina allo Shanghai, tre anni con 39 presenze e 20 gol, ma non tutto è andato per il meglio. Qualche tempo fa il calciatore ha confessato le grosse difficoltà avute appena arrivato nel nuovo Paese: “Ho sottovalutato il campionato, non mi allenavo, mangiavo troppo e bevevo molte bibite gassate”.

Una condotta di vita non proprio da atleta perfetto: “Non dormivo perché mi ci sono volute tre settimane per adattarmi al fuso orario, così mangiavo alle ore sbagliate. Andavo a dormire alle sei del mattino e mi svegliavo al pomeriggio”. Una vita sregolata che lo ha accompagnato solo nel primo periodo, poi per il giocatore, come ha ammesso nella stessa intervista rilasciata allo youtuber MrBeanyman, le cose sono andate meglio e la sua avventura in Cina è decollata.

Ora, a 32 anni, arriiva una nuova occasione da non sottovalutare e soprattutto da approcciare in maniera diversa. Mihajlovic è un sergente di ferro, vuole tutti pronti e sulla corda, insomma Marko Aranutovic deve iniziare fin da subito al massimo per essere davvero il re del gol che Bologna aspetta da tempo.