Centofanti, felice grazie alla sua Martina: l’ex terzino si commuove

Felice Centofanti esulta grazie a sua figlia Martina. L’ex terzino di Serie A torna a sorridere per un trionfo incredibile.

Centofanti commosso per la figlia Martina (Instagram)
Centofanti commosso per la figlia Martina (Instagram)

Felice Centofanti, un nome, un’icona: negli anni ’90 popolava i campi di Serie A e le sue sgroppate segnarono un’epoca. Troppo per chiamarlo meteora, non abbastanza per definirlo senza tempo. L’uomo era lontano dal classico calciatore che va a braccetto con il glamour: celebre per il suo pizzetto alla D’Artagnan e quei capelli lunghi che solcavano ogni maglia. Ha iniziato con il Verona di Bagnoli, poi il passaggio in C2 alla Jesina, successivamente l’approdo al Barletta e l’ingresso fra i Cadetti.

La grande occasione all’Ancona, con la squadra marchigiana segna il suo unico gol in Serie A: contro la Juventus di Baggio, la soddisfazione è talmente grande che diventa beniamino dei tifosi. Noto il coro: “Uno, dieci, Centofanti”. Corollario di questa fama crescente la parentesi all’Inter di Roberto Carlos.

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Centofanti, il talento nel DNA: la figlia dell’ex terzino trionfa a Tokyo

L'ex terzino applaude la figlia (Instagram)
L’ex terzino applaude la figlia (Instagram)

Nel 2005 dice basta al calcio giocato, cambia vita e cresce sua figlia Martina che coltiva la passione della ginnastica ritmica. È brava, il padre ci crede e l’accompagna in questo percorso: lei brucia le tappe, anno dopo anno, allenamento dopo allenamento, e arriva a Tokyo 2020. Nella Nazionale. Non si scherza più: grazie a Martina Centofanti risuona l’Inno d’Italia per il Bronzo nella prova a squadre.

Scatto d’orgoglio, a poche ore dal trionfo, Felice (stavolta davvero) ammette: “Grazie a lei mi sono disintossicato dal calcio, il vero sacrificio emerge in sport come questi, mi ha reso orgoglioso”. Il successo, come il sacrificio, può essere ereditario: la mela, in tal caso, non è caduta lontano dall’albero. L’esultanza più bella Felice l’ha per sua figlia, con lo stesso coro che dedicarono a lui anni fa. Corsi e ricorsi storici accompagnati da qualche lacrima in più.