Inter, da Sanchez a Sensi: quanto contano gli infortuni. I numeri

Inter alle prese con un nuovo infortunio da parte di Stefano Sensi che sembra ripercorrere le orme del collega Sanchez: i numeri.

inzaghi conferenza stampa
Simone Inzaghi (GettyImages)

L’Inter si arrende agli infortuni. Ora tocca a Sensi, il centrocampista nerazzurro ha riportato un altro trauma distorsivo dopo esser stato a lungo fermo. Nuova tegola per il ragazzo costretto a ricominciare un iter che credeva di aver accantonato: non è la prima volta che succede, Zaniolo docet, ma senza bisogno di guardare in casa d’altri, possiamo ricordare come la sorte con i nerazzurri non sia stata benevola.

Sanchez è la conferma di un periodo no a fasi alterne che ha colpito anche il cileno nel recente passato per poi rigenerarlo: i mesi fermo, subito dopo il prestito dallo United, con Conte costretto a usarlo a mezzo servizio. Passato il peggio il cileno è tornato in campo con un altro piglio, ma quando l’allenatore ha provato a dire: “Adesso ce lo godiamo appieno”, le ricadute hanno avuto la meglio. Non è solo questione di scaramanzia, è proprio il tempo con cui bisogna fare i conti che non sempre tornano.

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Inter, Sensi out: l’incognita infortuni può essere un problema

Stefano Sensi
Stefano Sensi (GettyImages)

Recuperare da un infortunio prevede anche una buona dose di pazienza che l’Inter – visti gli impegni e la rosa che ha – non sempre può permettersi. Conte lo scorso anno si lamentava: “Giocano sempre gli stessi”, continue le stoccate a un mercato che non decollava, ora l’allenatore è cambiato ma non la sostanza. Occorre sempre fare di necessità virtù.

L’avvicendamento di una sfida importante come quella di Champions League con il Real Madrid viene scandito dalla certezza che Sensi non ci sarà: pedina importante, ma la situazione può essere gestita. Il rebus restano i tempi di recupero, perchè Inzaghi – non solo lui – dovrà barcamenarsi fra diversi impegni e un po’ di turnover farebbe comodo. L’incognita infortuni – come successe a Sanchez e colleghi – potrebbe influenzare una stagione iniziata nel miglior modo possibile. L’assist migliore, però, deve arrivare dall’infermeria perché il solo gol che conta – adesso – è avere quasi tutti a disposizione.